Adesso che comanda in Italia e spadroneggia in Europa, chissà quante riforme del calcio avrà da proporre Aurelio De Laurentiis. Provocazioni a parte, il patron del FantaNapoli di questi tempi si godrà a pieno il magic moment: nemmeno lui forse avrebbe immaginato di ritrovarsi così in alto dopo un mese e mezzo di stagione. E se in Italia ha già provato altre volte il brivido del comando, in Europa non aveva mai vissuto una partenza del genere. Anche perché nessuna squadra italiana era mai riuscita a segnare 13 gol nelle prime tre partite della prima fase di Champions
Quello che torna da Amsterdam è un Napoli debordante, che potrebbe mettere timore a qualsiasi squadra europea. Sei gol segnati alla Johan Cruijff Arena non sono stati segnati in uno stadio e a una squadra qualsiasi. L'Ajax non aveva mai subito l'onta di prendere sei schiaffi in casa nelle coppe europee, al massimo in questo stadio ne aveva presi cinque nella supercoppa olandese, proprio quest'anno, dal Psv Eindhoven, ma segnandone tre. Fino all'altra sera le squadre italiane più prolifiche a questo punto della competizione erano arrivate al record di 10 gol in tre partite: la Juve nel '95-96 e l'Inter due volte, nel 2004-05 e nel 2010-11. E solo una di queste, la Juve di Lippi, dopo una partenza così, era poi riuscita a sollevare la coppa nella finale di Roma, guarda caso proprio contro l'Ajax.
Corsi e ricorsi del pallone che adesso a Napoli fanno sognare. Il presidente si trincera dietro il solito tweet di commento («Una squadra stellare, una prestazione cosmica. Sono orgoglioso di voi»), ma il limite dei caratteri imposto dal social preferito non gli consente di dire di più. Né lui lo vorrebbe, vista l'immancabile scaramanzia partenopea a cui anche il presidente non sfugge. Di certo questa è una squadra che lo farebbe parlare per ore, forse per giorni, e come dargli torto: Spalletti è riuscito ad assemblare un gruppo più funzionale dell'anno scorso, proprio nella stagione partita sotto un segno di pessimismo cosmico per le partenze di tanti big. E invece il gioiellino inatteso (almeno da noi) Kvaratskhelia, il rampante Raspadori, il dinamismo di Lozano e Olivera, ma soprattutto la stagione sontuosa di tre principi del centrocampo come Anguissa, Lobotka e Zielinski, in attesa del rientro niente meno che di Osimhen, hanno messo le ali a una squadra che sta viaggiando a livello delle superbig d'Europa anche in campionato, visto che in fatto di gol (31) gli azzurri sono preceduti soltanto dal Bayern (32), dal Psg dei fenomeni (33) e dal Manchester City del devastante Haaland (35).
Con questo straordinario tris di vittorie la squadra di Spalletti ha già in tasca gli ottavi, anche perché due vittorie su tre sono arrivate in trasferta e Rangers e Ajax non
possono certo sognare il colpo al Maradona. Così a Napoli hanno tutto il tempo di pensare al campionato, mentre le nostre altre grandi devono continuare a sudarsi la qualificazione in Europa. Che sia un segnale anche questo?
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