Andrea Bonso
Dopo le due gare in trasferta (nel girone a Rijeka e l'andata dei sedicesimi a Razgrad), per Gattuso quella di ieri era una gara molto emozionate: il suo ritorno a San Siro per una partita europea. L'ultima apparizione al Meazza era datata infatti più di sette anni fa, il 15 febbraio 2011, quando Ringhio giocava ancora e con il suo Milan perse in casa contro il Tottenham nell'andata degli ottavi di Champions.
Certo, contesto e avversario di ieri erano ben diversi da quelli del 2011, ma sicuramente qualche brivido Gattuso l'ha sentito, e non solo per il freddo pungente di Milano.
Un ritorno felice per l'allenatore rossonero, che ha potuto festeggiare la qualificazione agli ottavi, una qualificazione che, a dir la verità, era già stata messa in cassaforte nella gara in Bulgaria, vinta 3 a 0. Ieri sera, comunque, il Milan ha nuovamente dimostrato di stare bene, di testa e di fisico. I rossoneri, infatti, non hanno sottovalutato l'impegno con il Ludogorets, affrontando i bulgari con attenzione e qualità, nonostante Gattuso abbia fatto un po' di turnover, anche in vista della partita delicata di domenica all'Olimpico contro la Roma. Ottime le prestazioni di Borini, autore della rete che ha deciso la gara (la terza nelle ultime quattro) e di Cutrone, che, giocando alto a destra, ha regalato al compagno un cioccolatino solo da spingere in rete. Ancora a secco, invece, André Silva.
Per Ringhio, quindi, una bella serata, addolcita anche dalle parole del ds Mirabelli: «Non riesco a immaginare un Milan senza Gattuso».
I rossoneri, però, ora si devono preparare ad un ciclo terribile: nei prossimi dieci giorni affronteranno Roma, Lazio (ritorno semifinale di coppa Italia), Inter e l'andata degli ottavi di Europa League. Quattro gare fondamentali che diranno tanto sui sogni rossoneri e sul futuro di Ringhio Gattuso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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