Usyk è il re dei pesi massimi anche per l'intelligenza artificiale

Nel match vinto contro Fury sperimentato l'arbitraggio dell'IA che ha confermato il verdetto umano

Usyk è il re dei pesi massimi anche per l'intelligenza artificiale
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Il Re dei massimi è ancora lui: Oleksandr Usyk. Nella rivincita mondiale, l'ucraino ha sconfitto di nuovo l'inglese Tyson Fury, ai punti, confermandosi il pugile più forte in circolazione. Sul ring di Riyad, in un match meno spettacolare di quello disputato a maggio, Usyk ha boxato meglio del suo avversario e difeso così le cinture WBA, WBO e WBC. Ora non ci sono più discussioni su chi sia il migliore: se il primo match si era concluso con un verdetto non unanime e con le accuse del britannico ai giudici per aver «dato a Usyk la vittoria perché la gente si schiera con un Paese in guerra», stavolta Fury ha dovuto arrendersi a un verdetto che l'ha visto soccombere per decisione unanime, con il punteggio di 116-112 secondo tutti e tre i giudici.

Anzi quattro, data la presenza di un giudice creato con l'intelligenza artificiale. Una prima volta storica, è vero, ma anche un esperimento surreale che infatti ha lasciato qualche perplessità, poiché l'umanoide ha assegnato a Usky un margine ancora più ampio 118-112 , segnando due round in parità e solo due a favore di Fury. Quando il punteggio è arrivato allo stesso Tyson, il pugile sconfitto ha detto testualmente: «Una merda assoluta. E fo a tutti i computer».

È già il primo caso di giudice umanoide mandato a quel paese... Se Fury non crede che l'AI sia il futuro della boxe, adesso è da capire invece cosa ne sarà dell'inglese, la cui sconfitta apre un futuro incerto. «Tyson è un grande pugile», ha riconosciuto il soldato Usyk, che ha reso ancora una volta felice il suo popolo. «Vittoria! Usyk dimostra che siamo ucraini e che non importa quanto sia dura, supereremo tutto. Che sia sul ring, sul campo di battaglia o nell'arena diplomatica, combatteremo e non rinunceremo a ciò che è nostro», ha commentato il presidente dell'Ucraina Volodimir Zelensky.

Con questo successo, l'eroe del popolo ucraino prolunga una delle migliori carriere di tutti i tempi, che comprende pure l'oro olimpico (battuto in finale a Londra il nostro Clemente

Russo). Ora Usyk proverà a riprendersi il titolo mondiale IBF, che ha deciso di lasciare all'altro britannico Daniel Dubois per concentrarsi sulla lucrosa rivincita la borsa era di 182 milioni di euro divisa per due con Fury.

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