Valori candidato a presidenza Fip. "Dare al basket più visibilità"

La sfida con Petrucci per la presidenza

Valori candidato a presidenza Fip. "Dare al basket più visibilità"
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«Sarebbe ora che finisse l'era dell'uomo solo al comando. Senza un progetto vero e senza una dirigenza che sia composta da gente competente e preparata, non si va da nessuna parte: il basket ha bisogno di voltare pagina». Guido Valori - 65 anni, in foto, avvocato con una lunga carriera da dirigente sportivo, con molte esperienze anche nella stessa Fip ha deciso di sfidare l'attuale presidente Gianni Petrucci nelle elezioni del prossimo dicembre. Giocando con il proprio cognome, ha lanciato il claim Valorizziamo la Fip per dare subito l'idea del cambiamento: «Non voglio essere contro qualcuno, ma proporre un piano per la crescita del nostro movimento», dice mentre la Nazionale è impegnata a Portorico nel torneo preolimpico. «Dobbiamo tornare a essere visibili anche su un canale televisivo generalista e aumentare il più possibile il reclutamento. Per farlo, è necessario entrare in maniera massiccia nelle scuole e spingere anche sul tre contro tre e sul femminile: il primo ci può aiutare ad alfabetizzare e affezionare dal punto di vista cestistico più ragazzini possibili, un po' come sta facendo il padel con il tennis. Quanto al basket in rosa, sta vivendo una crisi clamorosa se è vero che una società storica come Ragusa ha chiesto di rinunciare alla massima serie per iscriversi all'A2, così come la Virtus Bologna ha comunicato il ritiro della propria squadra: sono segnali drammatici di una crisi che la Fip non può ignorare, ricordando che anche Roma è in difficoltà».

Serve un cambio di passo, allora. «Vorrei una Federazione di servizio, presente sul territorio per accompagnare i comitati regionali e per far sì che si torni a parlare di pallacanestro. Si devono creare eventi durante tutto l'anno e non solo limitarsi alla Final Eight di Coppa Italia: la mia Fip dovrà essere insieme promotrice di iniziative e coordinatrice tra le Leghe di serie A, A2 e femminile.

Se si diventa più visibili magari con una piattaforma unica dove poter vedere tutte le partite, anche le più importanti del settore giovanile - gli sponsor avranno più desiderio di investire. Dobbiamo fare sistema e creare interesse: tutti insieme».

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