Gian Piero Ventura si è voluto togliere non un sassolino ma un macigno dalla scarpa dopo la debacle dell'Italia di Roberto Mancini contro la Macedonia del Nord. L'ex commissario tecnico fu "distrutto" da tifosi azzurri e dai media nel 2017 quando fu eliminato dal playoff mondiale per mano della Svezia. Ecco le sue parole al vetriolo nei confronti di Gabriele Gravina ai microfoni del Corriere della Sera: "A Palermo, dopo la sconfitta con la Macedonia del Nord, il presidente Gravina era seduto accanto a Mancini. Io a San Siro ero solo, l'unico colpevole, eppure sono uscito con Spagna e Svezia. Non l'ho mai trovato giusto".
L'ex allenatore di Bari e Torino ha poi continuato:"Ho sorriso in questi giorni leggendo alcune dichiarazioni, qualche giornale: 'Nel calcio può succedere', 'Caccia ai colpevoli'. Nel 2017 ce n'era solo uno. Trovai scorretto dovermi prendere tutte le colpe. Ma ormai l'ho superato, spero che l'Italia torni presto tra le migliori squadre del mondo", ha aggiunto l'ex ct togliendosi qualche piccola soddisfazione nei confronti dei critici che lo tacciarono come unico responsabile per il fallimento azzurro nel novembre del 2017 che lasciò fuori l'Italia da Russia 2018.
Secondo Ventura, però, il problema della nazionale ha radici ben più profonde: "Ci sono tutti i presupposti per riprendere il discorso interrotto a Palermo. Abbiamo difficoltà a segnare e si criticano le punte, ma tra le prime sei squadre di serie A non c'è nessun attaccante italiano. Ci siamo giocati la qualificazione al Mondiale con giocatori naturalizzati, segno che qualcosa non va, è evidente".
L'ex allenatore del Napoli da quel momento in poi ha avuto solo problemi e dopo le disastrose esperienze con Chievo Verona e Salernitana ha deciso di ritirarsi. Ventura ha chiuso criticando il sistema calcio italiano: "Tra una settimana saremo di nuovo concentrati su Juventus-Inter.
Servono delle riforme concrete, non basta parlarne, e un rapporto diverso tra i club e la Nazionale: non può essere vista come un fastidio, dovrebbe essere il riferimento di tutto il sistema. E poi ci sono troppe partite, spesso i giocatori tornano stanchi o infortunati. È come un gatto che si morde la coda".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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