La Virtus mangia il torrone al veleno di una semifinale di supercoppa che l'Armani ha giocato sull'accelerato, in dispregio al treno veloce che sponsorizza questo inizio dell'anno cestistico. Segafredo vincitrice 72-64 dopo un supplementare, dopo una sfida che ha dato più angoscia che divertimento, non soltanto per le percentuali al tiro sotto la decenza sia per Bologna che per Milano.
Ieri sera la squadra di don Sergio Scariolo che prendendosi un fallo tecnico a 3 dalla fine stava ridando la partita a Milano nei tempi regolamentari chiusi sul 59-59, roba da torneo parrocchiale, cercherà di rivincere la supercoppa presa proprio contro Milano, l'anno scorso, affrontando Sassari uscita vincitrice (84-83) dopo un bel duello con Tortona grazie al tiro da tre di Bendzius e alla stoppatona di Onwaku. Piero Bucchi ha avuto quasi tutto dai suoi.
Messina (nella foto) zero dai nuovi che dovevano lanciare la stagione per far paura anche all'Europa. Scariolo ha sicuramente benedetto Collet per aver lasciato fuori dalla Francia battuta in finale a Berlino il Cordinier che ieri, insieme al nigeriano d'America Ojeleje e al Mickey bella scelta per dare sostanza ad una Virtus che ieri ha spesso battuto in testa. Come Milano. Il 12-8 Armani dei primi 10' dovrebbe già dare un brivido, il 26 a 22 a metà gara dice tutto.
Certo
mancavano tanti protagonisti, Teodosic e Shenghelia per Bologna, Shields e Pangos a Milano che avrebbe avuto anche bisogno di un Datome per dare calore a mani gelate. Tutti inguardabili i nuovi presentati ieri a Brescia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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