La prima volta di cinque squadre italiane, grazie alla vetta nel ranking Uefa 2024, in una Champions League nuova e imprevedibile. Inter in prima fascia, Atalanta, Juventus e Milan in seconda, il Bologna in quarta si preparano al mini campionato europeo: otto turni, quattro in casa e altrettanti in trasferta, tra il prossimo 17 settembre (inizio del primo turno spalmato in tre giorni) e il 29 gennaio 2025. Un torneo che partirà dopo le prime quattro partite di A e da incastrare tra altre diciassette giornate della massima serie, due turni di Coppa Italia (ma il primo non riguarda le formazioni impegnate in Champions) oltre a quattro gare della Nazionale.
Un contingente mai così numeroso per il nostro paese per l'assalto a un trofeo che ci manca dal 2010 e da quell'Inter di Mourinho che completò il suo triplete stagionale alzando la Coppa dalle grandi orecchie a Madrid battendo il Bayern Monaco con la doppietta di Diego Milito. Da allora solo due finali perse dalla Juventus (nel 2015 a Berlino contro il Barcellona e nel 2017 a Cardiff contro il Real) e un'altra dai nerazzurri (nel 2023 a Istanbul contro il Manchester City).
Tutti contro il Real Madrid - sei trionfi nelle ultime undici edizioni - che potrebbe essere subito un rivale nella prima fase, ma in generale le favorite d'obbligo sono in prima fascia: dal City di Guardiola al Bayern Monaco passando per il Barcellona, il Liverpool del dopo Klopp e il Psg. Servirà un po' di fortuna nel sorteggio: il rischio per le nostre squadre è quello di trovare subito due tra le squadre top e per di più giocando in trasferta.
L'Inter resta una delle formazioni più organizzate e solide d'Europa e nessuno vorrebbe incontrarla già nella prima fase. L'Atalanta ha un gioco aggressivo ed «europeo» e porta in dote la vittoria dell'Europa League che le ha consentito il salto di qualità (anche se alla fine sarebbe bastato il quarto posto nella classifica dell'ultima serie A).
Le altre italiane sono da vedere sul campo: indiscutibile il blasone continentale di Juventus e Milan pur essendo passato molto tempo dai fasti europei.
I bianconeri, fuori dalle Coppe nella passata stagione per le note vicende extracampo, hanno cambiato guida tecnica (Thiago Motta che era giocatore dell'Inter vincente del 2010) e sono rivoluzionati nella rosa ma hanno grandi motivazioni; i rossoneri hanno iniziato la stagione con qualche difficoltà e senza un'identità ma sono pronti a rifarsi. Infine il Bologna: già la partecipazione è una vittoria, il nuovo allenatore Italiano però ha conquistato due finali di Conference con la Fiorentina e vuole stupire ancora.
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