Dino Zoff, il capitano della leggendaria finale del Bernabeu 1982, ha dato la sua opinione sull'attuale situazione di crisi nera del calcio italiano nel corso di una lunga intervista concessa a 'Il Fatto Quotidiano'.
L'ex portiere della Juventus e della Nazionale, campione d'Europa nel 1968 e Campione del mondo nel 1982, ha sfiorato il trionfo europeo come allenatore nel 2000, battuto solamente da un beffardo golden gol in finale contro la Francia. Per Zoff, la sconfitta brasiliana non rappresente comunque un tracollo del movimento. La colpa del fallimento sportivo è di tutti: calciatori, allenatore, preparatori, dirigenti.
Secondo l'ex portiere friulano, Balotelli ha giocato facendo la sua parte, magari in modo mediocre, ma non distintamente dai suoi compagni di squadra.La colpa della sconfitta, per Zoff, è da attribuire semmai all'atteggiamento del gruppo. In Brasile abbiamo 'fatto gli italiani', entusiasmandoci dopo la vittoria contro l'Inghilterra e cullandoci sugli allori non tenendo in conto che la nazionale dei Tre Leoni è giunta al mondiale stanca dato che il Campionato non ha pause e oltremanica si giocano due coppe nazionali.
Sulle altre Nazionali estromesse prematuramente dai mondiali, Zoff ha dichiarato che la Spagna è semplicemente alla fine di un grande ciclo; la Russia, invece, ha pagato il basso tasso tecnico e i gravi errori del suo portiere. Parlando di portieri, Zoff ha elogiato Navas e Neuer.
Concludendo l'intervista e parlando del futuro della nazioanle, Zoff ha preferito non esporsi e non parlare di politica, auspicando solamente che Macalli, Tavecchio e Pancalli possano fare bene, magari sotto la guida di un presidente federale come l'ex milanista Rivera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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