Stasi rinviato a giudizio per i video pedoporno Processo il 21 dicembre

Vigevano - Nuove grane per Alberto Stasi, il giovane accusato e poi assolto assolto il 17 dicembre scorso dall’accusa di aver ucciso la fidanzata Chiara Poggi il 13 agosto 2007. Per lui inizia un nuovo processo. E' stato rinviato a giudizio per la detenzione di video pedopornografici. Prosciolto invece dall’accusa di detenzione di foto e divulgazione di immagini di pornografia minorile. È quanto ha deciso il giudice delle udienze preliminari Stefano Vitelli. Le accuse erano nate dopo che, durante le indagini per il caso Poggi, sul computer di Stasi erano state trovate delle immagini imbarazzanti.

I filmati incriminati Il giudice di Vigevano ha ritenuto di archiviare la posizione di Stasi in merito al reato di divulgazione del materiale pedopornografico ma manderà a processo il giovane per la detenzione di 11 filmati che ritraevano bambini in tenera età in atti sessuali con adulti. Il processo che si celebrerà a porte aperte davanti al Tribunale di Vigevano, inizierà il 21 dicembre prossimo.

La difesa di Stasi Secondo la difesa di Stasi diversi elementi porterebbero a far pensare che l’ex studente bocconiano non abbia scaricato volontariamente i frammenti di video pedopornografici trovati nel suo pc. La tesi dei difensori è che quelle immagini siano finite "per caso" nella gran mole di video pornografici che il giovane era solito scaricare. A dimostrare la sua inconsapevolezza ci sarebbe il fatto che non sono state trovate parole chiave, come "bambini" o "immagini pedopornografiche", che ricondurrebbero alla volontà di scaricare proprio quel tipo di materiale.

Anche perché, è uno degli argomenti portati dal collegio difensivo guidato dal professor Angelo Giarda, Stasi ha sempre archiviato le numerosissime immagini erotiche sul suo pc, mentre i video in cui compaiono minorenni non vengono catalogati in alcun modo.