Alberto Vignali
da La Spezia
Si è chiusa tra i lacrimogeni, le pietre lanciate, i razzi ad altezza uomo e le cariche di polizia e carabinieri la giornata di sport che ha segnato, tra rinvii e contrordini, la settimana spezzina. Alla fine si conta una stazione distrutta, danni per oltre 70 mila euro, una decina di persone intossicate, sette membri delle forze dell'ordine finiti in ospedale e quattro arresti. Si tratta di un trentenne genovese che durante una carica ha colpito con una sbarra di ferro un poliziotto, procurandogli una lussazione alla spalla e di tre spezzini.
Ieri mattina la città della Spezia si era svegliata tra le operazioni di blindata disposte dalle autorità. Un muro doppio di container a bloccare il viale che si trova davanti lo stadio Picco, strade chiuse, vetture rimosse e traffico deviato.
Poi verso le 12 la mobilitazione generale per l'arrivo dei tifosi genoani alla stazione, il treno è arrivato alle 14,30 minuto più, minuto meno. I circa 1500 supporters sono stati fatti salire su degli autobus e poi portati sin sotto la curva loro assegnata.
Sin qui tutto bene, così come è andata bene durante la partita, anche se un razzo è stato lanciato verso la gradinata dello Spezia.
I problemi ci sono stati quando i tifosi sono stati riportati in stazione. A questo punto la situazione è degenerata, con un'ora di scontri, in un quartiere invaso dai lacrimogeni. Sono stati momenti di paura per chi stava prendendo il treno o cercava di raggiungere la stazione. Tutto è iniziato quando alcuni tifosi genoani a bordo di un pullman hanno sparato alcuni razzi bengala ad altezza d'uomo verso un gruppo di spezzini. Il contatto è avvenuto a poche centinaia di metri dalla stazione, mentre il corteo di pullman con i tifosi genoani, scortato dalle forze dell' ordine, si dirigeva verso la stazione. Prima i carabinieri e poi la polizia hanno effettuato alcune cariche per cercare di spingere i più facinorosi verso la stazione.
Un gruppo di ultras è poi penetrato in un cantiere edili, dove si è armato di sassi, mattoni, martelli e tubi di ferro. Gli scontri sono proseguiti con il lancio di lacrimogeni.
Prima di salire in treno i più violenti hanno rovesciato sui binari cestini della spazzatura, devastato le vetrine del bar e di altri negozi, cercando di razziare cibi e bevande, hanno infranto le vetrate delle sale daspetto, divelto parte dell'impianto antincendio, spaccato attrezzature della stazione e danneggiato sia le carrozze del treno. Solo verso le 19,30 la situazione è tornata alla normalità.
Peccato, per una giornata che fino a quel momento aveva regalato solo sport, piaccia o no il risultato della gara.
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