L'olimpiade è femmina. A Los Angeles 2028 prima volta storica: più donne che uomini

Il sorpasso dopo la parità raggiunta lo scorso anno nell'edizione di Parigi

L'olimpiade è femmina. A Los Angeles 2028 prima volta storica: più donne che uomini
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Dopo l'Olimpiade parigina della parità, ora arriva quella del sorpasso. Mancano ancora più di tre anni all'inizio dei Giochi estivi di Los Angeles 2028, ma intanto è già stata scritta una pagina importante del romanzo rosa a cinque cerchi. Sì, perché negli Stati Uniti per la prima volta vedremo in gara più donne (5.333) di uomini (5.167). Un risultato raggiunto grazie all'aumento del numero delle squadre femminili negli sport di squadra, fra i quali il calcio e la pallanuoto.

L'era Coventry parte con una svolta: viene ribaltato il gender gap. Formalmente, l'ex nuotatrice africana eletta prima donna a capo del Cio non è ancora entrata in funzione lo farà il 23 giugno quando rileverà il presidente uscente Thomas Bach , ma in fondo continuerà quella che è la gestione del predecessore, che aveva raggiunto la parità di genere con lo stesso numero di atleti donne e uomini presenti all'Olimpiade francese. Fra i principali obiettivi del Consiglio esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale c'era proprio quello di considerare l'uguaglianza di genere al momento di decidere la quota di atleti e il numero di eventi. Così è stato. E così con questo scatto in avanti finisce anche il lungo inseguimento delle donne che erano appena ventidue (contro 975 uomini) a Parigi nel 1900, ma ora hanno dimostrato al barone De Coubertin, il papà dei Giochi dell'era moderna, che si sbagliava quando nel fondare la sua creatura pensò a gare solo maschili. Dalla seconda edizione dei Giochi in avanti iniziò una lunga scalata. Se a Parigi 1900 erano in 22, a Parigi 1924 le donne salirono a 135 su 3088 atleti, il doppio rispetto ad Anversa 1920. Dietro le quinte, c'era una leader che si batteva per loro: ovvero Alice Milliat, presidente della Fédération des sociétés féminines sportives de France (FSFSF), poi fondatrice della Fédération sportive féminine internationale (FSFI), che nel 1922 arrivò a organizzare i primi Giochi olimpici femminili, poi costretta a ribattezzarli in 'Giochi mondiali femminili'. L'ostinazione di Milliat, unita alle dimissioni di Coubertin nel 1925, cambiò la situazione. Da quel momento in poi, il numero di donne è aumentato gradualmente, accelerando a partire dal 23% delle presenze a Los Angeles 1984 fino al 44% a Londra 2012 e il 48% a Tokyo 2020.

Per arrivare alla parità di Parigi 2024, il Cio ha dovuto fare diverse modifiche al programma, dato che gli sport non sono tutti uguali e non sempre è possibile avere lo stesso numero di eventi. Per fare un esempio, la lotta greco-romana è soltanto maschile, mentre la ginnastica ritmica solo femminile. Ma a Losanna hanno spinto per lo storico sorpasso.

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