Meno morti sulle strade nel 2009. Rispetto al 2008, nel 2009 le vittime sono diminuite del 10,3%, dodici vittime in meno al giorno. È calato anche il numero degli incidenti dell’1,6% e anche quello dei feriti dell’1,1%. Lo dice il Rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali. Quello che ancora è significativo è che i morti sulle strade sono calati del 40,3%, dai 7.096 del 2001 ai 4.237 del 2009. Vale a dire che, solo l’anno scorso, norme e tecnologie di sicurezza hanno salvato 2.859 vite. L’Italia è al decimo posto nella lista dei Paesi più virtuosi dell'Unione Europea a 27. Se le leggi e i regolamenti hanno avuto dal 2001 a oggi un rilievo nella diminuzione di morti, incidenti e feriti sulle strade e le autostrade certamente questo è da scrivere ai governi di centrodestra. I nomi dei ministri delle Infrastrutture Lunardi e Matteoli nonché del presidente della commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci, sono i nomi che a tutti coloro che onestamente si occupano di questo problema evocano i soggetti cui sono legate queste riforme.
Nel caso della sicurezza stradale regolamenti rigorosi e certezza della pena e delle sanzioni rappresentano i migliori strumenti di deterrenza che possano essere concepiti. La paura di incorrere nella sanzione che può arrivare alla revoca o alla sospensione della patente, per l’italiano medio (che sappiano quale attaccamento ha alla sua autovettura o alla sua moto) è una paura che sfiora quella dei maggiori disastri personali e pubblici. L’italiano può fare a meno di molte cose ma, difficilmente, dell'auto e della moto. Dunque, se le sanzioni e le pene certe sono sempre e comunque una delle migliori strade per abbattere i reati e i crimini, in questo caso lo sono ancora di più, considerata l’italica cultura a riguardo.
Chi, ormai, non conosce il cosiddetto tutor? Si tratta di quei rilevatori di velocità posti su certi tratti autostradali. Ebbene nei primi dodici mesi in cui il tutor viene applicato su di un’autostrada, la media di diminuzione dei vari tipi di incidenti è: per la mortalità -51%, incidentalità con feriti -27%, tasso di incidentalità -19%. Questi dati non si prestano a molte interpretazioni. Sono dati che evidenziano la assoluta positività di questi provvedimenti. E naturalmente occorre collegare l’inserimento del tutor alla legge del 27 giugno 2003 con la quale fu inserita quella che a molti è tristemente nota come patente a punti. Tristemente nota a coloro che hanno subito la decurtazione dei punti fino alla sospensione della patente o alla revoca. Felicemente nota a tutti coloro che si sono risparmiati danni all’autovettura o alla moto, traumi e ferite, più o meno gravi, la morte.
Nell’agosto scorso è stata varata una nuova legge che stabilisce un nuovo codice della strada. Dopo la patente a punti questo è il più grande cambiamento registrato. È una legge che il Parlamento ha votato all’unanimità e questo è un segno di maturità delle istituzioni. Tolleranza zero per chi guida in stato di ebbrezza con il limite di 0.5 di tasso alcolemico (per alcuni un bicchiere di vino), tra lo 0.5 e lo 0.8 sanzione pecuniaria, oltre alla sospensione alla revoca, all’arresto. Zero tasso alcolemico per i neopatentati nei primi tre anni e zero tasso alcolemico per gli autisti professionali. C’è stato inoltre un importante inasprimento delle pene e finalmente l’obbligatorietà dell’esame di guida anche per le minicar e sanzioni importanti per chi le modifica, in gergo per chi le «trucca».
In molti naturalmente diranno che è l’uovo di Colombo.
Cosa ci sarà voluto mai? Non sappiamo cosa ci sia voluto, sappiamo chi le ha fatte e in questi tempi in cui, per molti, il respiro del Cavaliere è certa fonte di inquinamento della democrazia e della legalità speriamo che di fronte a questi dati che riguardano le vite umane risparmiate, qualcuno si azzardi a non riconoscere il positivo neanche in questo caso. Vedremo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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