«Per me i tweet che ricevo sono un'onda di intelligenza e amore». Dai cattolici papisti ai liberali incalliti, dai vecchi leoni radicali ai giovani affascinati dalla sua storia e dalla sua tempra, fibra rara in tempi figure politiche spesso sbiadite. Su Twitter i messaggi al leader malato sono tanti e Marco Pannella non nasconde la sua gratitudine per questa grande manifestazione di solidarietà virtuale, simile a quella che già si verificò nell'aprile scorso quando venne colpito da un aneurisma. C'è chi chiede a Matteo Renzi di incontrarlo e rendergli omaggio. Chi si rivolge a Giorgio Napolitano invitandolo a porre rimedio alla sua mancata nomina a senatore a vita. E anche chi invita tutti ad andarci piano con l'uso del passato «perché poi vi si ritorce contro».
Lui, Pannella, a undici dall'operazione al fegato, non si ferma e tiene fede a quella che Il Foglio ha definito «la sprezzatura cavalleresca» con cui «il più nobile dei politici italiani ha accolto la scoperta dei suoi due tumori, fumando imperterrito i suoi sessanta sigari quotidiani e digiunando per i carcerati». Così oggi dopo il compleanno trascorso nella sua Teramo il leader radicale è tornato in piazza in Abruzzo a Taranta Peligna (Chieti) per una «conferenza-comizio» con i cittadini abruzzesi. Nel frattempo, di tanto in tanto, continua a scorrere i messaggi che lo raggiungono sul social network dei cinguettii. «Caro @MarcoPannella dal tuo corpo malato come quest'Italia, il coraggio del possibile contro l'ignavia del probabile. #ForzaMarco» scrive un utente. Il giornalista Rai Fidel Mbanga Bauna gli nacia un invito a cui di certo il leader radicale non sarà insensibile. «Presto dobbiamo fumare un sigaro insieme e farci tante risate. Dai Marco!». E anche un altro giornalista come Edoardo Caprino gli dedica «una fumata di sigaro in solidarietà con la tua lotta atipica contro i due tumori». C'è poi chi invoca per lui il laticlavio a vita. «Di tanti senatori "cavalli" e a vita che abbiamo ancora mi chiedo perchè tu no? Auguri combattente». Maurizio Gasparri a Marco Pannella invia «un abbraccio sincero, idee diverse ma passione vera in un mondo di nullitá sbarcate da Marte in politica». Roberto Iezzi cita il filosofo francese Bernardo di Chartres: «Siamo nani sulle spalle di giganti come Marco Pannella». Mirko Venturini scrive: «Non conosce fine chi rifiuta il tempo, non conosce chiesa chi ha dentro il suo tempio #iostoconmarco #amnistiaperlarepubblica». Federico Sircana lancia il suo personale monito: «Urka quanti gufi ci sono in giro che parlano di Marco Pannella al passato. Fate i bravi che poi vi si ritorce contro! #dajemarco». E poi un altro politico, Gianfranco Rotondi: «Il mio affetto per Marco Pannella è nel fatto che rinunzio alle chiacchiere sulle prova che egli affronta con dignità di cristiano eretico».
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