Roma - Giro di incontri nelle ultime ore per decidere chi sarà il successore di Mario Draghi alla presidenza di Bankitalia. Prima Draghi ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi. Poi si è invece recato al Quirinale per un colloquio con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Berlusconi invece, dopo aver ricevuto Draghi, ha tenuto un vertice anche con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. E durante questo incontro
Berlusconi ha firmato il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri (dpcm)
relativo ai tagli ai ministeri previsti dalla manovra bis.
Il decreto è stato contro firmato dal ministro dell'Economia. Secondo
quanto riferiscono le stesse fonti, adesso ogni ministero avrà un suo budget.
Bocche praticamente cucite invece sulla questione Bankitalia. Si prende tempo. "Nessuna
novità su Bankitalia", ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi,
arrivando alla Camera per partecipare al voto sulla mozione di sfiducia per il ministro
Saverio Romano. La sfida per la successione di Draghi è tra Saccomanni e Grilli (che piace a Tremonti). L'unico della maggioranza che ha parlato è stato il ministro Bossi che ha dichiarato: "Io
preferisco Grilli, non foss’altro perché è di Milano".
Dall'opposizione giungono critiche.
"Desta grande preoccupazione la decisione del governo di mantenere nell’incertezza la scelta del nuovo governatore della Banca d’Italia che dovrà succedere a Mario Draghi", hanno affermato il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, e il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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