Sudafrica 2010, al Qaida vuol colpire gli azzurri

Il gruppo terroristico di al Qaida nel Maghreb islamico vorrebbe colpire la nazionale di calcio italiana. Nel mirino anche Usa, Inghilterra, Francia e Germania. Frattini: "Non sia un'altra Monaco '72". La Figc: "Avvertiti dal Viminale". Gli 007: "Niente minacce specifiche"

Sudafrica 2010, al Qaida vuol colpire gli azzurri

Algeri - Un grave allarme sicurezza rischia di rovinare le ultime settimane di attesa prima dell'inizio dell'evento più atteso, nel mondo, da tutti gli amanti del calcio: i Mondiali che si svolgeranno in Sudafrica nel prossimo giugno. Il gruppo terroristico di al Qaida nel Maghreb islamico ha minacciato di colpire la nazionale di calcio italiana. La minaccia è contenuta in un articolo pubblicato sull’ultimo numero della rivista online di al Qaida nel Maghreb islamico dal titolo "Mushtaqun al Janna".

La minaccia sul web "Si avvicinano i campionati mondiali di calcio - si legge nell’articolo firmato dall’algerino Muhammad al Salafi - e fervono i preparativi per ospitare le nazionali e tra loro ci sono anche quelle dei paesi che stanno conducendo una campagna crociata contro l’Islam". I terroristi sottolineano come l’evento rappresenti una grossa occasione a livello mediatico per al Qaida perché "i campionati sono seguiti dai telespettatori di tutto il mondo e trasmessi da decine di emittenti. In un solo momento tutto il mondo potrà venire a conoscenza delle sofferenze dei bambini musulmani e delle nostre donne attraverso i nostri attentati".

La Figc: informati dal Viminale "Siamo stati avvisati ufficialmente stamani dell’esistenza di queste minacce. Di più non posso dire": così Antonello Valentini, dg della Figc. "In questo campo, di noi si occupa il ministero, siamo in ottime mani", ha aggiunto il dirigente della Federcalcio. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, questa mattina ha sentito telefonicamente il presidente della Figc. Il Viminale vaglia attentamente tutti i segnali e i possibili rischi ma al momento "nessun allarmismo".

Frattini: "Non sia un'altra Monaco" "Il mondo non tollererebbe una nuova Monaco". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Franco Frattini attraverso la sua pagina personale su Facebook commentando l’ultimo messaggio di al Qaida in cui minaccia di compiere attentati durante i Mondiali di calcio. "Il mondo non tollererebbe una nuova Monaco, la pace che lo spirito olimpico ha affermato ed imposto, di nuovo violata e insanguinata" ha scritto il titolare della Farnesina. "Non lo tollererebbe l'Africa che cerca in questi mondiali di calcio una conferma di una promessa di opportunità e di sviluppo. Non lo tollererebbero tutti coloro che nel mondo guardano allo sport come al campo della pace e della conciliazione e che si battono per la democrazia e le libertà".

L'intelligence: niente minacce specifiche Ma secondo i servizi segreti italiani non ci sarebbe alcuna minaccia specifica che riguarda la delegazione azzurra. Gli 007 fanno notare che l'articolo sul web va letto più come propaganda che come minaccia concreta. Ma l’attenzione resta alta. 

Gli altri possibili attentati Sul sito si parla poi degli altri incontri di calcio durante i quali eseguire gli attentati. "Che sorpresa sarà quando in un incontro tra Stati Uniti e Inghilterra trasmesso in diretta si sentirà in uno stadio pieno di spettatori il rumore di un’esplosione e ci saranno decine o centinaia di cadaveri". La partita a cui si fa riferimento è in programma allo stadio di Rustenburg il 12 giugno.

Il governo sudafricano "Il terrorismo è uno dei mali principali del mondo di oggi", ha detto il Ministro sudafricano per la Sicurezza, Nathi Mthethwa. "I terroristi sono preparati per uccidere tanta gente innocente. Noi non lo permetteremo", ha aggiunto. Il governo del Sudafrica, messo in allarme da questa situazione, ha annunciato che le sue forze di sicurezza hanno già sventato un complotto di al Qaida per la realizzazione di un attentato durante la competizione. La polizia locale è comunque in allerta da tempo e svolge regolarmente esercitazioni, simulando attacchi chimici, biologici e radioattivi. Gli ospedali hanno dei piani per affrontare attentati che provochino un gran numero di vittime, ed agenti dell’intelligence sudafricana sono in contatto con i colleghi di tutto il mondo.

I problemi interni Il ministro sudafricano ha anche parlato di altri problemi interni che affliggono il paese.

Alcuni giorni fa, Eugene Terreblanche, leader bianco del partito di estrema destra Afrikaner Weerstands-Beweging, è stato assassinato da due persone di colore, fatto che ha riaperto le tensioni razziali. "È un episodio isolato. Il Mondiale sarà per tutti, bianchi e neri", ha aggiunto Mthetwa.

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