Il Concorde, unico aereo supersonico autorizzato ai voli commerciali, aveva l'obbligo di rallentare quando volava sulla terraferma. Le autorità pubbliche volevano impedire il cosiddetto boom sonico, il boato legato al superamento della velocità del suono.
Per quasi 20 anni (l'ultimo volo del Concorde è del 2003) il problema non si è posto. Ma i tecnici non hanno mai rinunciato all'idea di «silenziare» i voli ad alta velocità, risolvendo uno degli ostacoli a un ritorno in grande stile degli aerei supersonici.
Quest'anno il tema torna d'attualità, visto che è previsto il primo test di volo del Lockheed Martin X-59 QueSST (la sigla sta per Quiet Supersonic Technology, tecnologia supersonica silenziosa). Si tratta di un velivolo sperimentale sviluppato dalla NASA e costruito dal colosso Lockheed Martin. La particolarità dell'aereo è legata proprio alla silenziosità: il rumore prodotto dall'X59 non dovrebbe superare i 75 decibel, in pratica un ottavo del fracasso creato da un Concorde. Se i dati resi noti dalle aziende dovessero essere confermati dai test pubblici l'ente federale per il volo statunitense potrebbe eliminare le limitazioni ai voli supersonici, aprendo nuove strade per l'aviazione commerciale.
Per il momento le prove dei modelli in scala in galleria del vento hanno permesso un iniziale via libera al progetto e la produzione delle varie parti del velivolo è ormai in corso in California dal 2018.
Allo stesso tempo la NASA ha condotto degli esperimenti sulla popolazione dell'isola di Galveston, in Texas, usando il rumore prodotto da un cacciabombardiere F/A-18 e confrontando la percezione del suono da parte degli abitanti con i dati rilevati da una rete di sensori.Il risultato della sperimentazione sarà utilizzato nella stesura dei nuovi limiti acustici per il volo civile supersonico su centri abitati. Ma da questo punto di vista i test previsti nel 2022 saranno decisivi.
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