Svelate le torce olimpiche, 20mila aspiranti tedofori

"Essential" e cangianti faranno il giro d'Italia. E i candidati alle due staffette sono già il doppio

Svelate le torce olimpiche, 20mila aspiranti tedofori
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Sarà un «giro d'Italia» lungo 63 giorni e 12mila chilometri. Accensione della fiamma a Olimpia il 26 novembre, consegna il 4 dicembre ad Atene e la maratona della torcia olimpica di Milano Cortina 2026 partirà due giorni dopo da Roma per approdare allo stadio di San Siro, giorno della cerimonia di apertura, il 6 febbraio. La caccia ai tedofori è partita dal palco di Sanremo e in un mese «sono arrivate già oltre 20mila candidature» ha annunciato ieri il presidente della Fondazione 2026 Giovanni Malagò. Il doppio dei posti disponibili. La staffetta dei Giochi è composta da 10.001 tedofori, con i 501 delle Paralimpiadi (2mila km in undici giorni) si arriva a 10.502. E ieri in contemporanea alla Triennale di Milano e al Padiglione Italia dell'Expo 2025 a Osaka in Giappone sono state svelate la torcia olimpica e paralimpica, battezzata «Essential», come lo stile. Madrine a Osaka la campionessa di pattinaggio su ghiaccio Carolina Kostner e Martina Caironi, Medaglia d'Oro a Parigi 2024, a Milano Stefania Belmondo, ultima tedofora a Torino 2006, e Bebe Vio. Sedici medaglie olimpiche e paralimpiche concentrate sui due palchi. «É una giornata di grandissimo orgoglio, la vittoria di tutti quelli che si sono battuti per avere i Giochi - sottolinea il ministro del Turismo Daniela Santanchè -. Sono anche una vetrina per promuovere l'Italia nel mondo e attirare turisti. Alla faccia di chi non le voleva». Sottinteso, il Movimento 5 Stelle. «Noi siamo pronti alla sfida - assicura -, mi sono emozionata a vedere la nuova pista da bob a Cortina. Noi italiani dovremmo avere sempre questo spirito di appartenenza e di orgoglio». E il viaggio della torcia, seguito e ripreso da un drone, «farà conoscere luoghi dell'Italia oggi meno noti». Le Olimpiadi lombardo-venete «sono un modello che farà la storia, di testa siamo pronti» afferma Malagò. Da Osaka in contemporanea festeggiano l'ad della Fondazione Andrea Varnier e il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani che fa un appello: «Dobbiamo fare in modo Olimpiadi di Milano-Cortina possano veramente essere un altro forte messaggio di pace in un momento in cui alle porte dell'Europa si combattono due guerre. Le tedofore «portano un messaggio di pace, speriamo che con la loro luce possano arrivare a Mosca, a Kiev, a Tel Aviv e Gaza, in tanti luoghi dove si combatte, si soffre e si muore».

Bebe Vio augura «a tutti di emozionarsi come me a Parigi, è stato bellissimo ma tremavo e piangevo». Lo studio delle due torce, realizzate da Eni in collaborazione con Versalis, è stato affidato allo Studio Carlo Ratti Associati per il design e a Cavagna Group per la parte di ingegneria e produzione. Sono leggere, pesano circa 1.060 grammi (bombola esclusa) e hanno un effetto cangiante, nella sfumatura del blu e verde per i Giochi e bronzo per le Paralimpiadi. Sono rivestite in alluminio riciclato e il bruciatore sarà alimentato con bio Gpl. Torce «sostenibili»: sono dotate di un sistema per permette di ricaricarle e utilizzarle dieci volte ciascuna. D'altra parte, come rimarca il governatore Attilio Fontana, anche nella scelta degli impianti «non abbiamo sprecato soldi.

Usiamo sedi già in essere, a parte la pista da bob, e l'Arena Santa Giulia diventerà poi un palazzetto per eventi, idem il maxi padiglione a Rho Fiera. Non lasceremo cattedrali nel deserto». Anche l'assessore milanese alla Casa Fabio Bottero «sostenibilità» e «unità della squadra» sono le parole d'ordine.

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