La Svizzera lo fa da 13 anni L’Onu critica

Le «stanze del buco» sono luoghi dove i tossicodipendenti possono accedere alla somministrazione controllata di sostanze stupefacenti in modo sicuro. Nel mondo sono oltre 60 le strutture di questo tipo, operative in 8 Paesi: Germania, Olanda, Svizzera, Spagna, Norvegia, Lussemburgo, Australia e Canada. Il modello più longevo è quello svizzero, dove il dibattito è molto acceso dagli anni ’80, quando sono iniziate le politiche sperimentali antiproibizioniste. A fare da battistrada la città di Zurigo con Platzspitz, il «parco della droga libera» in pieno centro, ritrovo di migliaia di drogati e chiuso dal prefetto nel 1992 dopo cinque anni di polemiche.

Nel 1993 il governo di Berna vara la somministrazione di eroina in centri pubblici sotto controllo medico e assistenza psicologica per casi gravi di tossicodipendenza. L’esperimento, esteso a 1.200 persone, viene confermato da referendum nel ’97 e nel ’99. Le autorità elvetiche ne danno un giudizio positivo, molto critiche Onu e Organizzazione mondiale della Sanità.

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