Igor Traboni
Ha chiuso il cancello del suo autosalone per lultima volta e fuori ha appeso uno striscione enorme con la scritta «Grazie Prodi». Così Luigi Zonfrilli ha cessato lattività di vendita di automobili aperta circa un anno fa a San Vittore del Lazio, nei pressi di Cassino, e ha chiamato in causa la politica economica del governo di centrosinistra. «Non ce la faccio più a fare limprenditore in queste condizioni - ha raccontato Zonfrilli -. Fino a poco tempo fa vendevo almeno 30-40 macchine al mese, adesso mi sono ridotto a poche unità, lo scorso mese appena 3 e peraltro di media cilindrata». Crisi dellauto? «Macché - risponde il titolare dellautosalone - è una crisi più generale. Non faccio che raccogliere lamentele da parte dei visitatori che non vogliono più comprare unauto perché non sanno il mese prossimo quello che succederà, non hanno alcuna certezza per il futuro. Ho cercato di andare avanti in qualsiasi maniera, ma la situazione è definitivamente crollata dopo che il governo ha messo su la manovra finanziaria. Adesso le macchine neppure vogliono vederle, figuriamoci comprarle... Ecco perché ho preso e ho chiuso baracca e burattini, ringraziando il governo di centrosinistra per il bel regalo che ha fatto a me e ad almeno altre quattro famiglie». Quali altre famiglie? «Quelle delle persone - aggiunge Zonfrilli - che avevo assunto circa un anno fa, quando ho aperto questo outlet dellautomobile. Laltro giorno li ho chiamati e ho dovuto dir loro che purtroppo non ce la faccio ad andare avanti, che ho troppe tasse, che sono in arrivo altri aumenti e che gli incassi non ci sono più. Certo, mi rendo conto del dramma umano e un giorno spero di riassumere queste persone, anche perché ho un altro autosalone a Pontecorvo, che per ora cerco di tenere aperto, ma è dura, e il futuro...». Non sarà che lei Prodi lo ha votato? «No, io Prodi non lho votato, ma a quanto pare non lha votato nessuno... Non trovo più nessuno disposto a dichiarare che ha dato il voto al centrosinistra. Neanche quelli che lo hanno votato davvero e che prima andavano in giro a sbandierarlo ai quattro venti».
Peraltro il malessere dellimprenditore Zonfrilli è quello di molti altri ciociari. Basti pensare che domani dalla provincia di Frosinone muoveranno ben sessanta pullman per la manifestazione di protesta di Roma.
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