8 bit: Until Dawn

Di solito, è il cinema che pesca a piene mani dal mondo videoludico. In Until Dawn, gioco in esclusiva per PS4, avviene, invece, l’esatto opposto

8 bit: Until Dawn

Di solito, è il cinema che pesca a piene mani dal mondo videoludico. In Until Dawn, gioco in esclusiva per PS4, avviene, invece, l’esatto opposto. Il plot iniziale, infatti, sembra partorito da uno dei tanti teen horror movie che puntualmente fanno capolino nei cartelloni cinematografici. Gli elementi ci sono tutti: una baita isolata in montagna, otto ragazzi che sembrano messi lì apposta per essere macellati, un’occasione funesta per radunarli. In questo caso, un anno fa, due sorelle, Hannah e Beth, dopo uno scherzo di pessimo gusto, si persero nel bosco, senza più essere ritrovate. Josh, decide così di riunire gli amici per una notte, al fine di esorcizzare il ricordo di quell’episodio infausto. Il lettore capirà velocemente che, ben presto, la serata prenderà una piega completamente diversa dalle aspettative. E molto, se non tutto, dipenderà da lui. Man mano che dovrà impersonare uno dei personaggi, al giocatore verrà lasciato il libero arbitrio di molte scelte. Dalle quali, poi, dipenderà l’evoluzione della trama. Se sceglierete una soluzione, il gioco virerà in un certo senso e così via. Il che, provoca, ad ogni bivio, una certa ansia. Starò facendo quella giusta? Man mano che la storia evolve, in base anche alle nostre decisioni, iniziano ad accadere fatti inquietanti che generano una buona tensione, a maggior ragione quando sembra ovvio che a dare la caccia ai protagonisti ci sia un killer deviato mentalmente.

Chi si nasconderà dietro la sua maschera? Certo, non tutto fila liscio. Nella seconda parte, lo script appare meno convincente, vanificando la buona partenza della sceneggiatura e riportando il giocatore ad una realtà da comprimario. Di più non possiamo aggiungere per non compromettere un titolo, inizialmente thriller, poi, decisamente horror, semplice ed illusorio, ma decisamente sopra la media. Insomma, soldi ben spesi. È in pieno svolgimento la Coppa del Mondo di Rugby e, purtroppo per gli azzurri, la loro avventura è già finita. Poco male, perché dietro le imprese, del recente passato, della nostra nazionale, si è creato un bel movimento di nuovi appassionati che ora masticano di palla ovale quasi con la stessa dimestichezza di quella rotonda. Con inevitabile tuffo, per chi si diletta di videogiochi, anche in campo videoludico. L’ultimo, in ordine di tempo, è Rugby World Cup 2015 e, già dal titolo, si capisce che l’ispirazione è volta proprio al massimo torneo mondiale che ci vede impegnati. Il merito è di Ubisoft e dei ragazzi di HB Studios, che provano ad offrire, agli utenti, un titolo un po’ più accattivante di quello che ha passato, fino ad oggi, il convento nelle simulazioni di questo sport. E che ci sia stato un impegno, in questo senso, lo si capisce, ad esempio, dall’uso massiccio dei comandi. Non sarà semplice, insomma, impratichirsi. Certo, il gameplay non spicca, affidando, a causa della sua velocità, più al caso che a strategie vere e proprie, la riuscita o meno delle azioni. Così, come la difesa che, in più di una situazione, strappa sorrisi. Però, bisogna vedere con che ottica vi avviciniate a questo gioco. Se siete abituati a titoli come Fifa e company, allora è chiaro che questo RWC 2015 perde e non solo ai punti. Ma se, invece, ci giocate come un arcade, senza grosse pretese, allora ecco che il giudizio cambia radicalmente, affidandovi un videogame sicuramente divertente per chi ama il rugby.

La competizione è quella e basta con a disposizione le venti squadre che daranno vita al mondiale. Peccato. Si sarebbe potuta inserire qualche variante in più per rendere il gioco ancora più appetibile. Insomma, luci e ombre sì, ma anche un sostanziale passo in avanti.

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