Alexa potrà riprodurre la voce dei familiari vivi, ma non solo. La nuova funzione dell’assistente digitale di Amazon traccia un solco: grazie a particolari algoritmi che si avvalgono dell’intelligenza artificiale, sarà possibile imitare la voce dei defunti. Una nuova opzione che conferma i passi da gigante fatti in campo tecnologico, ma che ha acceso diverse polemiche sul web.
Come evidenziato nel corso della conferenza annuale Re:Mars 2022, dedicata ai temi dell’Automazione, della Robotica e dello Spazio, ad Alexa basterà una clip audio di un minuto per ottenere un output audio completo della persona. “Dovevamo imparare a produrre una voce di alta qualità con meno di un minuto di registrazione rispetto alle ore di registrazione in studio”, le parole di Rohit Prasad, vice presidente senior di Alexa: “Il modo in cui abbiamo raggiunto il traguardo è inquadrare il problema come un'attività di conversione vocale e non come un percorso di generazione del parlato. Viviamo nell'era d'oro dell'IA, dove sogni e fantascienza stanno diventando realtà”.
Una tecnologia a servizio dell’immortalità, dunque, come testimoniato da un video promozionale targato Amazon. Nella sequenza, Alexa leggeva una favola ad una bimba con la voce della nonna scomparsa da poco. Una nuova funzione necessaria “per fare durare i ricordi”, secondo Amazon, dopo che“così tanti di noi hanno perso qualcuno che amavano”.
Come dicevamo, non mancano delle ripercussioni sul piano etico/filosofico. Se dal punto di vista tecnologico si tratta di uno step importante, non possiamo non considerare i possibili rischi legati ad utilizzi impropri dell’assistente digitale Amazon.
Alexa, infatti, potrebbe essere utilizzato per fini diversi e non del tutto leciti, basti pensare alle truffe messe a segno usando la clonazione vocale. O ancora, potrebbe generare confusione nei più piccoli, che si trovano ad affrontare la perdita di una persona cara.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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