Fare la spesa su Whatsapp? Ecco dove è possibile

Meta svilupperà la possibilità di fare acquisti senza uscire dall’app di messaggistica istantanea. Ecco cosa sappiamo finora e perché ne sentiremo parlare ancora a lungo

Fare la spesa su Whatsapp? Ecco dove è possibile

Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Meta, non ha mai nascosto di volere trasformare soprattutto WhatsApp e Facebook in veri e propri ecosistemi attraverso i quali gli utenti possono fare qualsiasi cosa. La nuova funzione WhatsApp Shopping In-App che consente di fare la spesa direttamente dall’applicazione di messaggistica istantanea è, di fatto, una delle materializzazioni del sogno di Zuckerberg.

La funzione per il momento è disponibile soltanto in India e non è un caso, giacché è nata in partnership con JioMart, piattaforma e-commerce che vende generi alimentari e altri prodotti non-food a sua volta parte del gruppo indiano Reliance Industries Ltd. Quest'ultimo è quotata in borsa e, lo stesso Zuckerberg, ha investito 5,7 miliardi di dollari ad aprile del 2020, certo che il gruppo – attivo in diversi settori - sarebbe stato uno dei più scattanti e profittevoli nel post-Covid.

La spesa su WhatsApp

Dopo avere avviato una chat con JioMart, un bot, ovvero una procedura automatizzata, guida l’utente attraverso gli acquisti fino alla cassa, momento in cui sarà possibile scegliere di pagare in contanti alla consegna, mediante i canali di pagamento offerti dal sito JioMart oppure direttamente via WhatsApp, modalità questa che sfrutta il canale di pagamenti digitali sviluppato da National Payments Corporation of India, piattaforma di cui il governo indiano è regolatore.

Una sorta di test su vasta scala, perché WhatsApp in India è molto popolare (487,5 milioni di utenti a maggio del 2022) e, in virtù del sodalizio tra Meta e Reliance Industries Ltd, si tratta di un test svolto completamente in casa propria. Non stupirebbe se, in un futuro imminente, altre aziende indiane si unissero a questo circuito di acquisti, consolidando così la posizione di Meta in India e dando corpo alla volontà di Zuckerberg di fare in modo che gli utenti possano fare praticamente di tutto senza mai lasciare le piattaforme che stanno usando (sia questa Facebook, Instagram o WhatsApp).

Il futuro

Il mercato indiano, per quanto grande, è la palestra. Occorre vedere come WhatsApp svilupperà la possibilità di fare acquisti anche in altre nazioni. Al di là di quanto si possa pensare, non siamo ancora davanti a una svolta, perché comprare online non è prerogativa né di JioMart né di Meta e, non di meno, il successo della fase di test è ancora tutto da decretare.

L’idea è ottima ma occorrono norme e regole precise. Quanto sarà complicato aprire un canale di vendita su WhatsApp? Come verranno intercettate eventuali truffe e vendite di prodotti illegali? Chi risponderà delle violazioni riscontrate? In che modo l’utente verrà tutelato in caso di problemi con il fornitore, fosse anche soltanto in materia di prodotti non conformi a quelli ordinati, avariati oppure danneggiati?

Meta non è un’azienda di stolti e certamente si è già posta tutte queste (e altre) domande ma, e neppure questa è una novità, non è raro che venga colta in fallo.

C’è da attendersi, ragionevolmente, che nei prossimi mesi e anni il servizio sarà esteso anche ad altre nazioni, Italia inclusa, e che Meta

continuerà ad implementare applicazioni e servizi simili, per fare in modo che gli utenti usino i prodotti di Menlo Park per un numero crescente di attività quotidiane, strategia che Zuckerberg professa da tempo immemore.

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