I senior sono sempre più digitali. Stiamo vivendo una rivoluzione culturale a tutti gli effetti e ha un sapore particolare perché si tratta della prima generazione in assoluto di “over 65 digitali”. Al contrario per esempio del tv a colori, i senior non hanno deciso in modo autonomo di portare in casa propria le tecnologie digitali, vi stanno facendo ricorso spinti dall’entusiasmo delle generazioni successive e quindi dai figli o dai nipoti. Quello tra senior e tecnologia è un amore che sta nascendo. Basato su contenuti realizzati da NExT-H, content provider e startup innovativa.
Non è un fenomeno del tutto nuovo ma, complici le clausure pandemiche, gli over diventano sempre più consapevoli degli strumenti tecnologici. Nel 2018 l’Osservatorio Senior, esaminando i risultati di un sondaggio svolto rigorosamente online, ha dipinto gli over come dinamici, orientati al futuro, pronti a nuove esperienze ma turbati dal timore di non essere compresi. Indici questi che delimitano un perimetro abbastanza vasto al cui interno si situa anche il rapporto dei senior con la tecnologia.
I senior e la tecnologia
Nel 2016 il 25,6% delle persone di età compresa tra i 65 e i 74 anni faceva uso di internet con regolarità. L’accesso alla rete prevede l’uso di un mezzo per la navigazione, sia questo fisso o mobile, non si può quindi sostenere che i senior usino il web o le app senza avere una seppure minima conoscenza degli strumenti usati per navigare.
Facendo un salto di cinque anni e giungendo al 17° rapporto Censis sulla comunicazione (edito a ottobre del 2021) si osservano numeri di altro spessore. Gli over 65 online sono il 51,4% (nel 2019 erano il 42%). La pandemia ha contribuito a convertire in esigenza l’uso degli strumenti digitali, diventati l’unico strumento per rimanere in contatto con conoscenti e famigliari ma anche per dialogare con le Pa e per fare acquisti.
Il motivo che spinge una rivoluzione è meno importante degli effetti della rivoluzione stessa e i numeri forniti dal Centro studi investimenti sociali (Censis) dimostrano che non è soltanto aumentato l’uso di internet ma anche quello delle reti sociali, passato dal 36,5% del 2019 al 47,7% del 2021.
Altro aspetto fondamentale: gli over 65 che hanno scoperto il potenziale di internet durante la pandemia (approssimativamente il 9% del totale) sono lontani dall’esserne saturi, al contrario del 22% di italiani i quali, nel corso del 2021, hanno chiuso almeno un account social proprio perché spossati dal continuo uso, così come cita il report Digital Consumer Trends Survey di Deloitte.
Come usano internet i senior
Dando un’occhiata al Rapporto Sdgs 2022 pubblicato dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) possiamo anche delineare le attività che gli over svolgono online e, da queste, la loro dimestichezza con il digitale.
I dati, riferiti al 2021, sanciscono che il 14,2% dei connessi è dedito agli acquisti online, con un aumento del 3,8% rispetto al 2020 e del 12,7% rispetto al 2011. Informazioni queste che necessitano di un termine di paragone: osservando la fascia di persone la cui età va dai 25 ai 34 anni, si evince che la percentuale di chi acquista online è del 56,7% con una crescita di 12,5 punti percentuali rispetto al 2020 e del 38,8% rispetto al 2011).
C’è una differenza sia in termini generali sia in quelli di crescita ma occorre tenere conto del fatto che tra le due categorie prese in esame c’è di mezzo un salto tecnologico imponente: i più giovani (25-34 anni) sono cresciuti insieme a internet, i senior hanno dovuto ereditarne la cultura all’uso.
Il cammino pare ormai tracciato, così come pare tracciato per quanto riguarda l’uso del digitale per interagire con la Pa a cui fa ricorso il 19,5% degli over 65 (+5% rispetto al 2020 e +13% rispetto al 2011): un dato che sale al 40,1% se si prende la fascia d’età immediatamente precedente (dai 45 ai 54 anni di età). Questo lascia presagire che, nel corso del prossimo decennio, i numeri relativi all’uso delle tecnologie tra i senior saliranno in modo marcato.
Cresce anche la quota dei senior che usano le piattaforme social, passato dal 36,5% del pre-covid al 47,7%. A titolo di paragone, la fascia di età più attiva sui social media è quella che va dai 14 ai 29 anni con il 76,5% che usa Instagram e il 65,7% attiva su Facebook.
Ne emerge un ritratto ben delineato: gli over cominciano a trovarsi a loro agio con l’uso delle tecnologie, spinti anche dalla voglia di scoprire cose nuove, segno che si sentono ancora cittadini attivi e partecipativi.
I vantaggi e gli svantaggi
Oltre al rimanere in contatto con altre persone, informarsi, acquistare e compiere operazioni bancarie, diversi studi scientifici tracciano un parallelismo tra benessere, soprattutto cognitivo, e utilizzo delle tecnologie nella popolazione
senior:- Rallentamento del declino cognitivo
- Sviluppo di nuove competenze
- Riduzione del senso di isolamento
Ci sono anche degli svantaggi, tra i quali il rischio di incappare in truffe che però sono una minaccia tangibile anche nella vita offline. Non a caso vengono organizzati corsi per formare al meglio i senior digitali.
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