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Il videogame: Anarchy Reigns

La prima bella notizia legata ad Anarchy Reigns è il prezzo. Se non badate troppo ai dettagli ma più al sodo è un gioco da consigliare

Il videogame:  Anarchy Reigns

La prima bella notizia legata ad Anarchy Reigns (titolo prodotto da SEGA, sviluppato da Platinum Games e distribuito da Halifax) è il prezzo. Solo 29,90 euro, di questi tempi, per un titolo di questa specie, è occasione da cogliere al volo. E pazienza se la storia non è di quelle che ti colpisca per la sua fantasia. Il mondo, tanto per cambiare, è stato devastato da armi chimiche e biologiche e a governarlo sono delle megacorporazioni. Gli uomini, poveretti, non stanno tanto bene, nel senso che hanno dovuto subire delle mutazioni genetiche che li hanno costretti a dover utilizzare degli innesti cibernetici per sostituire arti (si spera solo quelli) deformi o mancanti del tutto. Impazzano le bande e, in particolare, gli scontri con al centro mercenari e cacciatori di taglie che devono sbarcare, in qualche modo, il lunario. Protagonista numero uno è il ritrovato Jack Cayman (avete presente Mad World su Wii?), assoldato da una donna per catturare suo padre Max, prima che ci pensino gli agenti (che lo vogliono morto). Peccato, però, che l’uomo sia quello indiziato di aver ucciso la figlia di Jack. A voi la scelta, nella campagna singola, se optare per l’area nera, quella che coinvolge Jack, e l’area bianca, nella quella impersonerete l’agente di polizia Leo, anche lui sulle tracce di Max. Questo o quello, per me pari sono. L’importante è muover (virtualmente) le mani.

Indipendentemente dalla scelta, ogni campagna ha delle aree di interesse nelle quali non dovrete far altro che lottare contro nemici che si sono svegliati al solo scopo di farvi fuori. Accumulerete punti fondamentali e sbloccherete missioni delle quali alcune indispensabili per proseguire ed altre per accumulare ulteriori points. Il consiglio è comunque, di finire la storia con entrambe le campagne. Anzi, dovrete farlo almeno un paio di volte per accedere ai livelli finali. Certo che l’impatto iniziale non è proprio accattivante. Anzi, vi sembrerà di aver perso qualcosa per strada perché vi troverete, da subito, proiettati in un ambiente molto aperto dove far fuori orde di cattivoni ma apparentemente senza una missione dichiarata se non quella di migliorare il sistema di controllo. Se non cedete alla frustrazione (e alla ripetitività) il tempo vi ripagherà con gli interessi con «mission» decisamente varie ed allettanti. Attaccare e difendere, tutto sommato, per chi è pratico di questo genere di giochi, non sarà così complicato (anche le combo sono alla portata dei papà) e la voglia di usare l’Arma Killer (quando l’indicatore sullo schermo sarà pieno) del personaggio comandato, tanta. Il roster conta un totale di sedici personaggi che vanno sbloccati durante la single player e possono poi essere utilizzati nelle modalità Multi.

Ovviamente, è proprio il Multiplayer a farla da padrone per titoli come questo e la possibilità di avere a disposizione tredici modalità è tanta roba. Si spazierà dai classici Deathmatch a Capture the Flag, da Battaglia Reale (sedici giocatori, tutti contro tutti, quella che più ci ha entusiasmato) a Lotta in Gabbia, da Dog Fight a Deathball (incrocio tra American Football e Soccer), e via dicendo.

Dal punto di vista grafico, poi, certamente positiva la caratterizzazione dei personaggi mentre per gli ambienti ci si è limitati al minimo sindacale.

In sostanza, se non badate troppo ai dettagli ma più al sodo (è un picchiaduro), visto anche il prezzo, Anarchy Reigns è un gioco da consigliare e che per noi vale un 7,5 più che meritato.

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