Con telecamere e bodycam basta violenze in ospedale

Le aggressioni in corsia sono cresciute del 17%. La Regione vara un pacchetto di misure di sicurezza

Con telecamere e bodycam basta violenze in ospedale
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Nella giornata dedicata a prevenire i comportamenti violenti verso medici, infermieri e operatori sanitari, il Pirellone si è acceso di blu. Qualche ora prima gli assessori regionali al Welfare Guido Bertolaso e alla Sicurezza e protezione civile Romano La Russa hanno illustrato le misure «di difesa» per trasformare i luoghi di cura in posti sicuri anche per chi vi lavora. Le principali: procedibilità d'ufficio per reati di violenza contro gli operatori sanitari, installazione di pulsanti anti-aggressione nei pronto soccorso, sperimentazione di appositi smartwatch, body cam in dotazione agli operatori di Areu e potenziamento della videosorveglianza.

«Le aggressioni al personale sanitario sono intollerabili - ha affermato Guido Bertolaso - La Regione ribadisce la totale vicinanza a chi dedica la propria vita a salvare il prossimo, oggi come in qualsiasi altro giorno. Il pacchetto di interventi presentato oggi sarà potenziato sia per chi lavora in ospedale sia per chi è impegnato sul territorio». Secondo i dati dell'Agenzia di Controllo del Sistema Sociosanitario Lombardo (ACSS), le aggressioni sono aumentate del 17,7% rispetto al 2023: in tutto ci sono state 5.690 denunce solo dal personale degli enti pubblici. Tuttavia la crescita può essere influenzata anche dalla maggiore tendenza a segnalare gli episodi. Oltre il 60% delle aggressioni riguarda gli infermieri, seguiti dai medici e da altre qualifiche professionali. La violenza fisica rappresenta il 25,3% delle segnalazioni, la più diffusa è quella verbale (74,7%). Gli aggressori sono prevalentemente pazienti (67,8%) e parenti (25,6%). «È inconcepibile e impensabile che ci sia chi aggredisce le persone impegnate a curare e assistere i cittadini, il personale sanitario è spesso costretto a lavorare in condizioni estreme - ha riconosciuto Romano La Russa - Continueremo ad adoperarci con tutti gli strumenti a disposizione per migliorare la situazione.

Sono già state distribuite 400 bodycam per gli operatori dei mezzi di soccorso sanitario a cominciare dai mezzi avanzati di Areu e altre saranno distribuite nei prossimi mesi». Nel 2024 è stata ultimata l'installazione dei pulsanti anti-aggressione nei pronto soccorso di 22 ospedali fra Milano, Lecco e Monza Brianza.

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