Il principale accusatore è sempre lui, Hugh Grant, uno degli attori più famosi al mondo. Sul banco degli imputati stavolta non c'è solo il News of The World, al quale la star l'ha giurata dopo i titoli sensazionalistici che il tabloid gli aveva dedicato grazie all'aiuto delle sue intercettazioni illegali. Adesso Hugh Grant spara a zero anche su un altro tabloid, il Daily Mail e la sua versione domenicale, il Mail on Sunday. Ascoltato come testimone dell'inchiesta Leveson sull'etica dei media che si è aperta ieri a Londra per esaminare lo scandalo dello spionaggio illegale, la star ha accusato le due testate di aver usato gli stessi metodi ai suoi danni. è la prima volta che giornali diversi da quelli del gruppo di Rupert Murdoch vengono chiamati in causa. Grant non ha potuto fornire certezze, ma ha precisato che il suo sospetto era più concreto dopo la pubblicazione nel 2007 di un articolo del Mail on Sunday che sosteneva che la relazione tra lui e Jemima Khan fosse in crisi perché lui telefonava ad un'altra donna dalla voce sensuale a Hollywood. L'attore - che in questo caso aveva fatto causa per diffamazione e aveva vinto - si ricorda che in quel periodo gli telefonava spesso l'assistente di un suo amico di Los Angeles e ha affermato: «Non riesco in alcun modo a pensare ad un'altra fonte per questa storia del Mail on Sunday a parte i messaggi che erano nella segreteria telefonica del mio cellulare».
Poco prima i protagonisti dell'inchiesta erano stati invece i genitori di Milly Dowler, la ragazzina rapita e uccisa, che hanno raccontato come avevano creduto che la loro figlia di 13 anni fosse ancora viva dopo aver provato a telefonarle.
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