La corsa di Jasmine Paolini si ferma agli ottavi, finisce 2-1 per la Schmiedlova

La tennista toscana, dopo essere stata avanti sia nel primo che nel terzo set, perde una battaglia di 2 ore e mezza contro la slovacca che accede ai quarti dove attende la vincitrice della sfida fra Svitolina e Krejcikova. Per l'italiana resta in piedi il sogno medaglia nel doppio con Sara Errani

La corsa di Jasmine Paolini si ferma agli ottavi, finisce 2-1 per la Schmiedlova
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Si ferma agli ottavi di finale il sogno olimpico nel singolare di Jasmine Paolini che cede per 5-7, 6-3, 5-5 contro slovacca Anna Karolina Schmiedlova, che ora attende la vincitrice della sfida fra l’ucraina Elina Svitolina e la ceca Barbora Krejcikova, fresca vincitrice di Wimbledon proprio contro l’italiana. Un match durato 2 ore e 29 minuti, costellato di tanti errori gratuiti e di doppi falli (soprattutto per la toscana), complice il caldo e la stanchezza accumulata, si trasforma in una sconfitta sofferente. La Paolini ha ancora una chance di medaglia, nel doppio con Sara Errani, che le vedrà impegnate contro le padroni di casa Garcia e Parry.

Un primo set letteralmente folle, con continui cambi alla guida dello stesso, viene portato a casa da Schmiedlova. Nel terzo gioco la slovacca approfitta di due palle break a disposizione e pass avanti ma nel turno successivo la toscana risponde lasciando a 0 l’avversaria. A quel punto la Paolini, dopo tantissimi errori gratuiti, riesce nuovamente a trovare il break nel sesto gioco ma nel nono la Schmiedlova riesce nuovamente a tornare in partita e con un parziale di 5 giochi a 0 - compreso un nuovo e ulteriore break quando la Paolini serviva per il set - porta a casa il primo set col parziale di 7-5. La Paolini, che nel momento di massima spinta ha dimostrato di poter tranquillamente comandare il gioco e di poter portare a casa il match, ha concesso ben 4 doppi falli e addirittura 20 errori gratuiti, numeri che non rispecchiano il gioco fin qui espresso durante il torneo e nei mesi precedenti.

Nel secondo set, però, la Paolini cambia subito marcia e nei primi tre game, oltre a strappare il servizio alla slovacca, lascia all’avversaria solamente due punti, mettendone a segno dodici, fra cui 1 ace e 3 vincenti, con una percentuali di punti vinti sulla prima pari all’88%. Dopo un piccolo momento di annebbiamento nel quinto gioco, dove la Schmiedlova mette a segno un 30, nel sesto game la Paolini lascia un solo 15 all’avversaria ma nel turno di servizio seguente - dove la toscana serviva per il set - la slovacca con un ottimo lungo linea di rovescio accorcia i break concessi a uno solo. Col parziale di 6-3, senza lasciare un punto per strada in questo nono game, la Paolini pareggia il conto e allunga la sfida al terzo e decisivo set.

Dopo una extreme heat policy di circa dieci minuti a causa del grande caldo sul Suzanne-Lenglen - 37° gradi a Parigi - nel terzo set, dopo ben quattro game di break e contro-break, nel quinto gioco la prima a tenere il servizio è la Schmiedlova, dopo aver annullato anche una palla break. Da quel momento le due tenniste riescono a tenere i rispettivi turni di servizio - con molta difficoltà la slovacca nel settimo gioco - fino al nono game, quando l'italiana strappa un break fondamentale grazie ad un diritto in corsa ad incrociare da applausi.

Nel decimo game, però, con l'aiuto del nastro la Schmiedlova trova il settimo break - quattordicesimo in totale nell'incontro - e allunga il match verso il tie-break che, però, non arriva, perché nel dodicesimo gioco la Paolini cede nuovamente il servizio e ai quarti ci va la Schmiedlova.

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