Kyrgios nel mirino della stampa australiana dopo il flop agli Australian Open: "Taccia per sempre"

"L'influencer del tennis tornerà alla sua occupazione principale, screditare Sinner": le bordate contro il tennista di Canberra

Kyrgios nel mirino della stampa australiana dopo il flop agli Australian Open: "Taccia per sempre"
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Da principale hater di Jannik Sinner a obiettivo delle stampa australiana il passo è breve: Nick Kyrgios si lecca le ferite dopo la figuraccia rimediata nel primo turno dello Slam di casa per mano del numero 86 al mondo.

Dopo un'accanita campagna contro il numero uno del ranking ATP, il tennista di Canberra deve incassare l'affondo spietato del The Australian, il principale quotidiano nazionale. Attivissimo sui social, il finalista di Wimbledon 2022 ha passato più tempo a scagliarsi contro Sinner per il caso Clostebol che a parlare di tennis giocato, creando un hype per il suo ritorno in campo a distanza di ben un anno e mezzo dall'ultima apparizione nell'Atp 250 di Stoccarda (12 giugno 2023).

A parte il solito show a bordocampo con imprecazioni e monologhi o scambi di battute con il suo angolo, il livello di tennis e di resistenza mostrato dal 29enne di Canberra è stato decisamente basso. Così tanto da essere fatto fuori appena al primo turno degli Australian Open per mano del numero 86 delle classifiche Atp in 3 set (7-6, 6-3. 7-6): vincitore dello scontro è infatti risultato essere lo scozzese Jacob Fearnley, che nel 2024 ha guadagnato oltre 500 posizioni nel ranking giocando tornei minori.

Dopo mesi passati a stuzzicare Sinner, che peraltro non ha mai replicato, evidentemente in Australia si aspettavano ben altro. Dalle pagine sportive del The Australian, Andrew Webster non le ha certo mandate a dire al tennista di Canberra, contro cui ha scritto un editoriale."Ora che è stato rapidamente eliminato dall'Australian Open, l'influencer del tennis Nick Kyrgios potrà tornare alla sua occupazione principale, ovvero quella di cercare di distruggere la credibilità del numero 1 del mondo Jannik Sinner", esordisce il giornalista facendo subito comprendere quale sarà il tono del suo articolo.

Webster, che nel pezzo ricostruisce tutte le tappe del caso Clostebol, in attesa dell'atto conclusivo di Losanna in calendario per aprile, si scaglia contro le insinuanzioni del 29enne. "Nick continua a dare del dopato al numero 1, ma la stessa Agenzia Mondiale Antidoping ha accettato la versione dell'italiano e la questione si è spostata solamente sul piano della negligenza. Non è più una questione di doping", ci tiene a specificare il giornalista del The Australian, secondo cui l'accanimento di Kyrgios sarebbe solo un modo per ottenere più visibilità.

"Quando accusa Sinner di aver in qualche modo approfittato di un trattamento favorevole dice sostanzialmente un'altra bugia, perché il caso Sinner è stato affrontato seguendo alla lettera tutti i regolamenti, i fatti sono questi", precisa Webster. Le informazioni mendaci diffuse dal 29enne di Canberra hanno addirittura, come ricordato dal giornalista, costretto l’International Tennis Integrity Agency (ITIA) a intervenire, diffondendo un opuscolo per ripercorrere le tappe del caso Clostebol con l'obiettivo di difendere il proprio operato. Il tutto a causa proprio delle scomposte esternazioni di Kyrgios.

Lo scopo del finalista di Wimbledon 2022, ovvero gettare fango su Sinner, è invece fallito miseramente secondo il giornalista del The Australian. "Gli australiani hanno accolto con affetto il campione in carica, fin dai primi giorni, e nel corso del match di primo turno con il cileno Jarry il pubblico ha tifato per il numero 1", considera Webster, secondo cui le accuse del tennista di Canberra sono "farneticanti".

"Si tratta del punto di vista di un paladino della legge un po' troppo egocentrico per essere credibile", affonda il giornalista, che poi chiude il pezzo con una frase al vetriolo: "Se non è in grado di fornire delle prove forse sarebbe il caso che tacesse per sempre".

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