Clima torrido ma l'acqua fresca non c'è. E Musetti non la prende bene

Il tennista toscano, durante il match contro l'argentino Navone, si è lamentato per l'assenza di acqua fredda da fornire ai giocatori, nonostante i 37° gradi su Parigi. L'organizzazione francese prova a rimediare con del ghiaccio ma l'italiano non sembra essere d'accordo con la scelta

Clima torrido ma l'acqua fresca non c'è. E Musetti non la prende bene
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Lorenzo Musetti ha battuto per due set a zero Mariano Navone nel secondo turno del torneo olimpico, riuscendo a staccare il pass per gli ottavi di finale dove troverà l'americano Taylor Fritz nel remake del quarto di finale di Wimbledon che è valso al tennista di Carrara la prima semifinale Slam. Durante il match, però, il caldo sulla capitale francese ha messo a dura prova la pazienza di Musetti. I 37° gradi si sono fatti sentire soprattutto nei cambi campo, durante le pause del match. In un preciso momento, l'italiano prova a bere dalla borraccia ma si nota subito come lo stesso inizi a lamentarsi. La testa di serie numero 11 del seeding si rivolge subito all'arbitro e inizia a chiedere spiegazioni, rivolgendosi anche agli addetti al campo. Il motivo è piuttosto semplice. L'acqua presente nella borraccia, per via dell'eccessivo caldo, era diventata rovente.

L'organizzazione ha cercato immediatamente di rimediare, portando del ghiaccio da inserire all'interno della borraccia. La donna che inserisce il ghiaccio all'interno della borraccia del tennista italiano chiede più volte quanti cubetti inserire ma l'italiano altro non attende che sentire le sue labbra poggiarsi su dell'acqua dissetante. Al termine del match, durante le interviste di rito, però, Musetti non ha di certo mandato a dire le proprie rimostranze nei confronti dell'organizzazione francese: "Sono partito con grande intensità, all’inizio Navone non toccava palla. Poi ho accusato anche la temperatura, non mi è mai capitato di giocare a Parigi con questo caldo. Sono però riuscito a tenere duro, con sofferenza e pazienza. Abbiamo battuto anche l’acqua calda".

Il riferimento non è affatto casuale e il tennista toscano decide di rincarare la

dose: "Capisco il limitare l’uso della plastica, ma siamo alle Olimpiadi. Non fornire nemmeno dell’acqua fresca mi sembra troppo". Ennesima brutta figura dunque per l'organizzazione olimpica, questa volta nel tennis.


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