Le pagelle di Wimbledon: inizia l'era Alcaraz (voto 10), delusione Medvedev (voto 5)

Alcaraz (10) e Vondrousova (10) compiono due grandi imprese. Tra gli italiani brillano Berrettini (8) e Sinner (8). Deludono Medvedev (5) e Tsitsipas (5)

Le pagelle di Wimbledon: inizia l'era Alcaraz (voto 10), delusione Medvedev (voto 5)

Cala il sipario su Wimbledon con i trionfi di Carlos Alcaraz e Marketa Vondrousova. Anche nella edizione di quest'anno. Emozioni e colpi scena non sono mancati anche stavolta a partire dalle grandi imprese dei due vincitori. Soddisfazioni sono arrivate anche dai tennisti italiani, Jannik Sinner che ha raggiunto per la prima volta la semifinale ai Championships e (in uno Slam) e Matteo Berrettini, in grande ripresa dopo un periodo cupissimo. Proviamo ora a dare i voti ai protagonisti del torneo.

Carlos Alcaraz 10

Il nuovo re di Wimbledon. Il tennista di Murcia completa l'accoppiata Queen's-Wimbledon dimostrando di aver fatto passi da gigante sull'erba, chiudendo la stagione sulla superficie verde da imbattuto. La vittoria contro Djokovic è una sentenza chiara e inequivocabile. Siamo davanti al nuovo fenomeno del tennis mondiale, destinato a primeggiare nelle prossime stagioni. Rafa Nadal ha trovato il suo erede, ma questo già si sapeva.

carlos alcaraz

Marketa Vondrousova 10

La nuova regina di Wimbledon. Marketa ha compiuto un'impresa storica. Nessuna tennista era mai riuscita a vincere il torneo senza partire da testa di serie. Ci era già andata vicina al Roland Garros 2019 quando fu sconfitta in finale da Barty, stavolta completa il capolavoro superando la favoritissima Jabeur. Seppur aiutata dal livellamento generale del tennis femminile, dimostra di avere il quid della campionessa. Chapeau.

marketa vondrousova

Torneo-pubblico 10

C'è poco da dire Wimbledon è sempre Wimbledon. I Championships si confermano ancora una volta il torneo più affascinante del circuito. Il connubio tra storia, tradizione e modernità (il tetto che si chiude) regala ancora un'altra edizione indimenticabile. L'unica pecca la pioggia dei primi tre giorni, che ha scombussolato il programma. Nota di merito anche per il pubblico, appassionato, partecipe, tifoso ma mai fazioso. Vedere sostenere due giocatori diversi nella stessa partita a seconda del bisogno è ammirevole. In sintesi chi ama il tennis non può andare una volta nella vita a Wimbledon. Peccato solo sia finito.

wimbledon

Novak Djokovic 9

Giocare così a 36 anni è solo da extra-terrestri. Partiva da favorito e deve inchinarsi alla rivelazione Alcaraz. Inutile nascondere che si tratta di una sconfitta dolorosa perché gli impedisce non solo di agganciare Federer a otto vittorie ma anche completare il Grande Slam. Difficile però chiedergli di più ed ingeneroso da parte sua chiedere di più a se stesso. Una leggenda lo è già, battere non solo gli avversari ma anche il tempo che passa è umanamente impossibile.

novak djokovic

Matteo Berrettini 8

Matteo è tornato. E non poteva che tornare a Wimbledon, il suo torneo. Il tennista romano si prende una grande rivincita dopo polemiche, bufere social ma anche tanti problemi fisici. Parte come un diesel e infila quattro vittorie di rango, inchinandosi solo al vincitore Alcaraz. Regala emozioni uniche al tennis italiano, quelle stesse che lo avevano portato a un passo dalla storia proprio sull'erba londinese. Aver ritrovato il piacere di giocare a tennis è la vittoria più bella per lui. Ora continuare su questa strada è un imperativo.

matteo berrettini

Jannik Sinner 8

Arriva per la prima volta in semifinale a Wimbledon e negli Slam. Trovata la strada spianata da un sorteggio favorevolissimo Jannik continua il suo percorso di crescita con un risultato importantissimo. Mostra in queste due settimane tutte le sue qualità e anche quel piccolo quid che gli manca per fare il salto di qualità definitivo. Con la testa che si ritrova e la sua applicazione al lavoro "teutonica" non potrà che migliorare ancora. Senza pressioni, d'altronde il tennis italiano ha mai avuto un 21enne così?

jannik sinner

Chris Eubanks 8

La più grande sorpresa del tabellone maschile. On fire dopo la vittoria a Maiorca, il tennista statunitense è protagonista di un incredibile torneo, battendo con due partite incredibili Norrie e Tsitsipas. Grande interprete della superficie, dà spettacolo col suo gioco d'attacco, si arrende solo al 5 contro Medvedev con tanti rimpianti ma come chiedergli qualcosa di più?

chris eubanks
account twitter @ chris eubanks

Ons Jabeur 7

Protagonista di una bellissima favola senza il lieto fine. Stupisce, entusiasma e regala emozioni, per il suo gioco unico e per l'atteggiameno in campo, al punto che praticamente tutti fanno il tifo per lei. Difficile ricordare un connubio così con un torneo forse solo Guga Kuerten con il Roland Garros. Paga la tensione in finale, è già la terza sconfitta nelle finali Slam. Ingiusto appiccicarle l'etichetta di perdente di successo. Speriamo che una grande vittoria arrivi al più presto, se la merita davvero.

ons jabeur

Lorenzo Sonego 6

Sconfitto al primo turno dall'amico Berrettini con un pizzico di delusione. La vittoria netta di Stoccarda contro Matteo gli aveva cucito addosso il ruolo di favorito. Le tante interruzioni di gioco alla fine lo sfavoriscono. Dopo il match confessa che se non si fosse trattato di Berrettini non avrebbe accettato la prima sospensione. Cosa non si fa per un amico.

lorenzo sonego

Lorenzo Musetti 6

Incanta per due partite, esce contro Hurkacz, la sua bestia nera a Wimbledon. Resta un po' di rammarico soprattutto perché giocatori della sua tecnica e del suo talento ce ne sono davvero pochi. Deve solo maturare, i risultati arriveranno. Anche prestigiosi.

lorenzo musetti

Daniil Medvedev 5

Battuto nettamente in semifinale da Alcaraz, il risultato migliore della sua carriera. Una sconfitta che ci sta considerato l'avversario. Inutile nascondere che da lui ci si aspetterebbe molto di più. Sembra in regressione. Agli Us Open sarà chiamato al riscatto.

daniil medvedev

Stefanos Tsitsipas 5

Discorse simile a quello fatto per Medvedev, non ha

raggiunto mai grandi traguardi sull'erba ma è legittimo aspettarsi di più. Il sospetto che si tratti di un talento destinato a non sbocciare mai diventa sempre più forte. La sconfitta contro Eubanks fa davvero tanto male.

stefanos tsitsipas

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