La scalata di Sinner

Jannik si sbarazza di Lehecka (19ª vittoria consecutiva) e vola in semifinale a Indian Wells

La scalata di Sinner
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Spirava un vento da America's Cup ieri a Indian Wells, in occasione dei quarti di finale del tabellone maschile del Masters 1000 di tennis sul cemento californiano. Ad aprire il programma è stato Jannik Sinner che sul campo 2 doveva affrontare il ceco Jiri Lehecka. Un match insidioso sulla carta perché il ceco, testa di serie n.32, è sembrato come l'ape sul miele quando si è trattato di fronteggiare e di battere Andrey Rublev (n.5 del mondo) e Stefanos Tsitsipas (n.11 ATP). Non si erano mai incontrati Jannik e Jiri a livello ATP, l'unico incrocio era di cinque anni fa, quando da giocatori molto promettenti sognavano di fare il grande salto.

Il riferimento è al Challenger di Ostrava sulla terra rossa ceca. In quella circostanza si era imposto Sinner con il punteggio di 6-4 6-2. Sei game erano stati concessi nel 2019 e altrettanti sono stai concessi ieri. Un duplice 6-3 per Jannik che, pur avendo una percentuale di prime di servizio in campo molto basse nel secondo set (36%), ha offerto solo una palla break al suo avversario in tutto l`incontro, quando era già avanti nello score. Non è un caso che, a partita terminata, il giocatore nostrano si sia rivolto al suo angolo per organizzare un allenamento post confronto. Un rendimento alla battuta garbato poco. «Ci sono giorni in cui servo bene e altri meno, nel secondo set ho fatto fatica. So che il movimento attuale è quello giusto per procedere e nel futuro sarà uno dei colpi migliori perché è l'unico che posso controllare».

Una sfida conclusa con 13 vincenti e 13 errori gratuiti rispetto a un Lehecka che la palla non l`ha quasi mai trovata, considerati i 35 errori non forzati, frutto della solidità dell`altoatesino. E così è maturata la 19ma vittoria consecutiva, la 16ma del 2024, andando a eguagliare in quest`ultimo caso quanto fatto da Roger Federer nel 2006. Alla prova dei fatti, parliamo di 36 vittorie nelle ultime 38 partite. «Sono soddisfatto perché in mattinata c`è sempre vento ed è stato difficile. Lui è un giocatore molto forte e dal grande potenziale e quindi dovevo essere molto attento alle sue risposte aggressive e al suo gioco molto potente da fondo. Sono contento di raggiungere la semifinale come l`anno scorso, trattandosi di un torneo molto prestigioso».

Una vittoria condivisa anche con il papà Hanspeter in tribuna: «E speciale averlo qui. Quando ho iniziato a giocare a tennis mi dava anche delle dritte su cosa fare in campo per cui posso ringraziarlo anche per questo (sorride, ndr.)».

E così l`avventura prosegue e domani ci saranno le semifinali in California, dove si vorrà anche ambire alla posizione di n.2 del mondo per continuare in questa scalata verso il vertice, per un tennista che non sembra avere limiti e avrà programmato già il prossimo training per continuare a stupire.

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