Il tremore, la pressione, gli 11 minuti di malore. Cosa è successo a Sinner

Trema e sta male per parecchi minuti ma poi Jannik Sinner torna in campo e vince la complicata gara contro Holger Rune: ecco cosa è successo agli Australian Open e le spiegazioni dell'azzurro

Il tremore, la pressione, gli 11 minuti di malore. Cosa è successo a Sinner
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Sembrava di rivivere quanto accaduto a Wimbledon ma stavolta con il lieto fine: il malore che Jannik Sinner ha accusato nel corso della gara contro Holger Rune valida per gli ottavi di finale degli Australian Open ha visto l'azzurro vincere l'incontro in quattro set mentre sull'erba londinese si era dovuto arrendere al russo Daniil Medvedev in cinque set principalmente per le precarie condizioni fisiche. "Non mi stavo sentendo bene, ho avvertito un po’ di sbandamenti e forse ho avuto problemi con la pressione. In quel momento c’era tanto sole ed era molto umido", ha dichiarato in conferenza stampa.

I tremori e il rientro negli spogliatoi

Tutto ha inizio nel secondo set quando Jannik inizia a essere frastornato, gli spettatori presenti sugli spalti e a casa si accorgono che qualcosa non va: le telecamere che lo inquadrano si soffermano su un continuo tremore alla mano destra mentre cerca di asciurare il sudore ma è soltanto al quinto game del terzo set (un set a testa e 3-2 Sinner) che l'azzurro richiama l'attenzione del fisioterapista che scende in campo. Dopo aver misurato la pressione, ecco che si rende necessario il ritiro negli spogliatoi, sembrava una fotocopia di quanto accaduto a Wimbledon l'anno scorso.

All'arbitro viene comunicato ufficialmente il medical time-out e si assenta dal campo per 11 lunghissimi minuti: si capisce subito che il problema non è di natura muscolare. Al suo un boato del pubblico lo saluta e pian piano l'azzurro torna pienamente in gara e al massimo delle energie con la consapevolezza di essersi messo definitivamente alle spalle i minuti complicati e bui. Cosa può essere successo? Lo dirà lo stesso Sinner nel dopo gara ma probabilmente il clima molto caldo e umido australiano gli ha giocato un brutto scherzo.

"Ho imparato da Wimbledon"

Nella conferenza stampa dopo partita, Sinner ha fatto sapere di aver cambiato la sua routine per la gara contro Rune. "Sono arrivato per ultimo perché mi aspettavo una partita dura e non ho fatto il riscaldamento. La rottura del nastro mi ha aiutato tanto, per rientrare negli spogliatoi e recuperare energie". Ecco, un particolare non trascurabile sono stati i 15 minuti di interruzione supplementare grazie a un problema sul gancio della rete a metà campo che ha richiesto l'intervento dei tecnici: lui e Rune hanno potuto rifiatare vista l'intensità della loro gara.

Jannik, comunque, non si è mai perso d'animo durante la fase difficile per il suo problema fisico ricordando proprio lo Slam londinese. "Ho imparato tanto da situazioni di difficoltà, come quella vissuta a Wimbledon contro Medvedev. Ho pensato che mi era già successo e quindi sono riuscito a gestire il malessere al meglio.

Parliamo di dettagli, se Rune avesse trovato il break nel terzo set la partita si sarebbe fatta molto dura. Sicuramente, le difficoltà passate mi hanno aiutato. Ci aspettavamo un match pomeridiano dopo due serali, era una situazione difficile per entrambi".

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