Sinner: "Non penso mai di essere il numero uno"

Le parole del campione in conferenza stampa, dopo la vittoria contro Medvedev

Sinner: "Non penso mai di essere il numero uno"
00:00 00:00

L’ovazione del pubblico, un sorriso grande così, la missione compiuta. Jannik Sinner festeggia il successo contro Medvedev e il numero uno del gruppo forse mai così contento in queste ultime settimane complicate. Ed ora è pronto per la semifinale, come spiega anche il suo avversario appena sconfitto ed eliminato dal torneo: “Dei primi 4 del mondo è quello che tira più forte”.

Allora Jannik, quanto sei soddisfatto della tua prestazione finora?

“Sono felice della prestazione. La prima partita del torneo è stata la più difficile perché fermo da un po’, poi sono cresciuto e sono felice di come ho concluso la fase a gironi. Ora c'è la semifinale sabato, quindi sono contento di essere di nuovo in questa posizione”.

Nella partita con Medvedev hai avuto solo un breve passaggio a vuoto.

“Sì ma ho sempre fatto sempre le scelte giuste, e questo è quello che conta. Con lui è difficile perché ormai ci conosciamo bene. A volte in partita succede di sbagliare, l’importante è sapere sempre quello che c’è da fare”.

Ti senti diverso quest'anno rispetto all'anno scorso, considerando ciò che hai raggiunto nel 2024?

“Sì, certo. Voglio dire, è sempre una sensazione diversa. Non importa davvero come si arriva a un torneo. È bello essere di nuovo in semifinale: è un anno diverso, un giocatore diverso. Come tutti, ci proviamo. Credo che tutti noi siamo migliorati molto in un anno. È bello essere di nuovo in queste posizioni dove posso giocare di nuovo per un posto in finale. Poi vediamo come va”.

Cambia essere numero uno al mondo? Senti più aspettativa?

“In realtà io non penso mai se sono il primo, il secondo, il terzo in classifica. Sono fatto così: quando scendo in campo gioco sempre al massimo. A volte può non funzionare, ma per me non cambia nulla”.

Il Tribunale Arbitrale dello Sport in Svizzera dovrebbe prendere una decisione definitiva sul tuo caso all'inizio del prossimo anno. Ti mette pressione in qualche modo o non ci pensi affatto?

“Non ci penso: ormai sono stato in questa situazione già tre volte. Tre volte abbiamo avuto l'udienza.

Tre volte è andata a mio favore, il che è positivo. Certo, non è una posizione in cui mi piace essere. Ma lavorerò insieme a tutti, come ho fatto prima, poi vediamo cosa ne verrà fuori. Sono molto positivo su come andrà”.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica