Sinner sul tetto del mondo: una corsa inarrestabile iniziata sei anni fa

A sedici anni inizia la sua avventura nei professionisti, numero 551 nella classifica Atp. In appena un anno è già al numero 78. Il campione altoatesino brucia le tappe vincendo 13 titoli del circuito maggiore, tra cui uno Slam (Australian Open 2024), due Masters 1000, quattro Atp 500, sei Atp 250 e una Coppa Davis

Sinner sul tetto del mondo: una corsa inarrestabile iniziata sei anni fa
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Ha fatto sognare gli italiani, regalandoci la Coppa Davis dopo 48 anni di attesa. Ora Jannik Sinner incorona il proprio di sogno: è il giocatore numero uno al mondo. Un risultato incredibile, che nasce da lontano. Almeno dal 2018, quando Jannik era un sedicenne ricco di speranze, neo professionista, numero 551 nella classifica Atp. In un anno, un anno appena, il campione altoatesino fa un salto in avanti impressionante: sale al numero 78. Ma il bello sarebbe arrivato dopo.

Continua a giocare e a migliorare, game dopo game, partita dopo partita. Nel 2020 il mondo si accorge di lui perché al Roland Garros arriva ai quarti di finale, non un risultato qualunque. Perde con Rafael Nadal, che poi vincerà il torneo. Gli va meglio all'Atp di Sofia, che vince (a soli 19 anni è il più giovane italiano a portare a casa un torneo Atp nell'era Open). Un'annata davvero super, Covid a parte, in cui prosegue la sua formidabile scalata salendo alla 37^ posizione.

Nel 2021 un altro salto impressionante. Sinner continua a migliorare, sia nel gioco che nelle prestazioni atletiche: questo gli permette di entrare stabilmente nei primi dieci tennisti al mondo. Conclude la stagione togliendosi parecchi sfizi: quattro titoli Atp, la finale a Miami e le Atp Finals (dove è riserva in quanto n.9 del mondo e gioca a causa del ritiro di Matteo Berrettini).

La scalata di Sinner è inarrestabile. Tutti lo ammirano e, dandosi di gomito, commentano in questo modo: ancora un po' di pazienza e ci farà sognare. Ma nessuno osa pensare alla vetta. Sinner sa quello che vuole e dove può arrivare. Così, archiviato l’Australian Open 2022, eliminato ai quarti da Tsitsipas, decide di imprimere una svolta alla propria già brillante carriera. Saluta Riccardo Piatti, l'allenatore che lo seguiva da quando aveva 13 anni, e si affida a un team tutto nuovo, guidato dall'australiano Darren Cahill, che in passato aveva allenato campioni del calibro di Agassi, Hewitt e Murray

Non sbaglia una mossa Sinner, conquistando in poco tempo 13 titoli del circuito maggiore, tra cui uno Slam (Australian Open 2024), due Masters 1000, quattro Atp 500, sei Atp 250 e una Coppa Davis, trascinando la Nazionale azzurra a Torino.

Il salto definitivo, quello che lo consacra tra i migliori in assoluto, lo realizza tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024. Sinner ha fatto passi da gigante sotto tutti i profili: nella testa, nel fisico e nella tecnica di gioco. Il suo tecnico Cahill afferma che la "vera svolta", la tappa di crescita fondamentale, è avvenuta a Wimbledon nel 2022, dopo una sconfitta subita ai quarti di finale contro Djokovic. Sinner perde, dopo essere stato in vantaggio due set a zero. Ma, pur sconfitto, in bocca assapora la sensazione di essersela potuta giocare con il campione. Una sensazione mai provata prima. "Ha capito che una partita con i top player è fatta di fasi e che dovrà alzare l’intensità del suo tennis insieme al livello, come ha fatto Novak dal terzo set in poi - spiega Cahill -. Jannik, invece, è rimasto allo stesso livello dei primi due. L’ho visto stanco, alla fine: cinque set sull’erba sono brutali. Avrebbe dovuto dosare meglio le energie per non finire in riserva. Imparerà in fretta. A 20 anni ha voglia di migliorarsi e uscire dalla sua zona di comfort. Con Novak ha perso senza mai smettere di provare a essere creativo. Non può essere triste, proprio no. Con un 3% di maturità in più, già cambia tutto. È una spugna: impara da ogni palla. Ma è già eccezionale".

Parole profetiche quelle del coach australiano. Sinner non smette di imparare e migliorarsi. Il 2023 è l'anno in cui letteralmente vola, mangiandosi i gradini della classifica fino ad avvicinarsi sempre più alla vetta. In poco tempo arriva al numero 4 della classifica Atp e poi, nel 2024, è il primo italiano a vincere uno Slam dai tempi di Panatta. Oggi, 4 giugno 2024, è il nuovo numero uno al mondo. Il primo italiano ad aver raggiunto questo risultato. Tutto vero, non è un sogno.

Persino Nicola Pietrangeli, il campione italiano degli anni Cinquanta e Sessanta (due volte vincitore del Roland Garros), che in passato aveva dimostrato di non avere molta simpatia per Sinner (nell'ottobre 2023 disse "per superarmi non gli basteranno due vite"), oggi ha sentenziato: "Ora è lui l'uomo da

battere, e non sarà facile".

A caldo, subito dopo la partita vinta con Dimitrov, Sinner ha detto: "Essere numero uno è un sogno, ma sono dispiaciuto per Djokovic (costretto al ritiro, ndr)". Grande campione anche in sportività.

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