I punti chiave
Più forte di tutto, più forte di un avversario che fino a questo momento non aveva perso nemmeno un set nel suo cammino agli Us Open e più forte del dolore al polso che a metà del secondo set lo ha costretto al time-out medico: Jannik Sinner arriva per la prima volta nella sua carriera alla finale dello Slam americano dopo aver battuto il britannico Jack Draper in tre set con il punteggio di 7-5 7-6 6-2. È successo di tutto tra il vomito di Draper e il breve infortunio al polso di Jannik che ha ampiamente dimostrato di saper vincere mostrando una solidità senza pari nel corso di tutta la gara e nei momenti decisivi come nel primo e secondo set.
Le parole di Sinner
"Siamo molto amici, è stata una partita molto fisica, ho cercato di rimanere mentalmente nel match. Un momento speciale contro un avversario difficile, sono contento di giocare la finale, è la seconda della stagione in uno Slam", ha dichiarato l'altoatesino al termine della gara. In attesa di sapere se giocherà contro Fritz o Tiafoe, ha sottolineato di essere contento "chiunque sarà, sarà difficile per me, è la seconda finale della stagione in uno Slam, continuiamo a cercare di migliorarci e ogni volta che si gioca una finale vuol dire che si è lavorato bene".
Successivamente, ai microfoni di SkySport parla del polso. "Sta bene, in quel momento mi faceva molto male, quando cadi sul cemento non è il massimo ma l'abbiamo trattato subito e sembrava andasse bene, non l'ho sentito durante la partita però con l'adrenalina è tutto un po' diverso. Vediamo domani ma sicuramente non è un problema serio, sono abbastanza tranquillo". Sinner ha fatto meglio di Corrado Barazzutti nel 1977 e Matteo Berrettini 2019 che non avevano superato le semifinali degli Us Open.
Come è maturara la vittoria
Si sapeva che sarebbe stata una battaglia colpo su colpo e così è stata: nel primo set i due protagonisti non si sono risparmiati con un equilibrio durato a lungo, almeno fino al 5-5 quando poi la gara iniziato ad avere la prima svolta. Dopo l'ennesima parità, Sinner riesce a strappare il primo break dell'incontro e portarsi sul 6-5. L'occasione per chiudere in vantaggio è troppo ghiotta e non se la fa sfuggire, 7-5 per l'azzurro.
Nel secondo set accade di tutto: a livello di punteggio l'equilibrio regna sovrano ma sul 4-4 il britannico si sente poco bene fino a rimettere in campo. Il giudice gli chiede se può continuare e lui fa un segnale positivo. Un game dopo, sul 5-4 Draper, è Sinner a stare poco bene accusando un problema al polso che richiede l'intervento medico: un dolore al polso sinistro, arriva il fisioterapista a medicarlo. Quando riprende il gioco torna tutto come se nulla fosse, si prosegue sulla parità ma stavolta è necessario il tie-break: per 7-3 se lo aggiudica Jannik dopo due ore e 26 minuti di battaglia.
Nel terzo set arriva l'allungo decisivo del miglior tennista del mondo: si inizia in equilibrio ma l'inglese sembra via via sempre più in difficoltà fino a perdere il break nel sesto game, Jannik va sul
4-2 allungando 5-2 sul proprio turno di battuta, è ormai a un passo dalla finale. Draper non vince più quando è al servizio, trionfa Jannik 6-2 strappando il break decisivo, sempre più numero uno e sempre più nella storia.Mamma Mia Santa Italia! pic.twitter.com/DRqGOAZoQF
— US Open Tennis (@usopen) September 6, 2024
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