Marcello Chirico
Il rischio cè, ma prepararsi al peggio «non significa arrendersi allineluttabilità di un attacco terroristico, semmai essere più pronti a gestire le conseguenze di un attacco, sempre che dovesse accadere», ha cercato di tranquillizzare lopinione pubblica il governatore lombardo Roberto Formigoni. Non esistono indizi precisi che facciano presupporre minacce particolari e circostanziate per le città lombarde, ma intanto la Regione - pur facendo gli scongiuri - ha già predisposto un piano demergenza nelleventualità di un attacco.
«Ci siamo mossi subito nellottica dellefficacia e dellefficienza degli interventi - spiega lassessore alla Sanità, Alessandro Cè -, ponendo grande attenzione allintegrazione e al coordinamento tra ospedali e soccorsi. Ci andremo inoltre ad avvalere della collaborazione di un gruppo scientifico permanente denominato Emergenza h24, che andrà ad affiancare lunità di crisi vera e propria».
In caso di attacco terroristico, la tempistica sarà necessariamente molto serrata e ogni soggetto impegnato nellemergenza dovrà sapere subito cosa fare. Il Piano regionale prevede tre fasi: il primo a muoversi, nellimmediato verificarsi dellevento, sarà il 118 (che opera già ora in contemporanea con vigili del fuoco e forze dellordine), a cui spetterà la gestione dei soccorsi sanitari e dellemergenza-urgenza sanitaria. In particolare, il 118 coordinerà i soccorsi sul posto, i trattamenti sanitari per ciascun ferito, lattivazione dei mezzi di soccorso e delle comunicazioni, lapprovvigionamento dei farmaci, lallestimento della tendopoli in cui prestare le prime cure, la gestione del Posto medico avanzato.
Unora dopo, scatterà la seconda fase con lattivazione dellUnità di crisi (regionale e locale) e il Piano sangue. Nelle ore successive, inizieranno le valutazioni e i controlli di carattere sanitario e ambientale, attraverso lazione coordinata di ospedali, Asl e Arpa (Agenzia regionale per lambiente). Tra le varie misure, è previsto pure lincremento di circa il 18 per cento del trasporto primario (servizio di ambulanze e automediche) insieme al potenziamento dellelisoccorso, con la realizzazione del servizio notturno presso il Niguarda di Milano e il SantAnna di Como. Verranno inoltre predisposti cento nuovi posti letto in unità mobili su gomma e aviotrasportabili, attrezzate per lemergenza, che consentiranno la stabilizzazione e il recupero delle funzioni vitali dei pazienti: lacquisizione di tutti questi mezzi è stata affidata allospedale Niguarda. Ben sapendo che i carichi ospedalieri sono spesso (soprattutto in inverno) vicini alla soglia massima di occupazione dei letti, si ricorrerà a strutture pubbliche e private anche non appartenenti allemergenza-urgenza. Le strutture sanitarie da campo verranno messe a disposizione da Polizia locale e Protezione civile. Si sta inoltre già costituendo una riserva di sacche di sangue: prima della scadenza, tale scorta verrà comunque utilizzata per le normali attività trasfusionali e integrata con sangue fresco.
Già attivato pure il centro antiveleni di Niguarda per il trattamento di pazienti intossicati in caso di attacco chimico.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.