Francia, in manette influencer algerino Zazou Youcef: invitava a commettere attentati

Il giovane, con un seguito di 400mila followers, aveva postato video in cui esortava a compiere atti violenti contro gli ebrei e stupri

Francia, in manette influencer algerino Zazou Youcef: invitava a commettere attentati
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Le forze di sicurezza francesi hanno arrestato oggi Zazou Youcef, influencer che in rete invitava la propria comunità di connazionali a colpire la Francia attraverso attentati. In particolare, Youcef aveva nel mirino coloro che potrebbero manifestare contro l'attuale amministrazione del Paese maghrebino, presieduta da Abdelmayid Tebune. L'uomo è stato posto in custodia di polizia con l'accusa di sostegno al terrorismo e incitamento a commettere crimini, mentre il suo account è stato sospeso.

L'arresto e il precedente ordine di espulsione

Il ministro degli Interni francese, Bruno Retailleau, ha confermato l'arresto del giovane nella città di Brest. Ora "dovrà rispondere alla giustizia delle sue azioni", ha avvertito Retailleau, che ha ringraziato le forze di sicurezza e i giudici per il loro lavoro. "Non lasceremo passare nulla", ha detto il ministro. Il governo ha anche chiesto l'eliminazione dei video trasmessi nei giorni scorsi dall'uomo, che conta circa 400mila follower su TikTok e che già era stato colpito da un ordine di espulsione dallo scorso aprile, secondo Le Figaro, emesso dalla prefettura di Finistère. Inoltre era noto alla polizia per diversi reati come furti di roulotte e danni materiali.

I video violenti e il sostegno online

Conosciuto con il soprannome di “Zazouyoucef”, da diversi giorni l'influencer algerino era attivamente ricercato dopo aver esortato in diversi video i suoi seguaci a compiere attentati sul suolo francese. Ma non solo: nei suoi contenuti si incita allo stupro di donne francesi e slogan antisemiti. In un filmato diventato virale nei giorni scorsi, il giovane ha minacciato chiunque avesse manifestato contro il regime algerino durante il Capodanno: “Siamo in guerra. Al minimo passo falso fot****mo le vostre madri", ha dichiarato prima di mimare un gesto di sgozzamento. In un altro video pubblicato pocho prima, aveva già lanciato le stesse minacce davanti alla telecamera. “Ti faremo come negli anni '90. Ti spareremo […] Vuoi uscire il primo gennaio? Sparategli, dobbiamo far parlare la polvere. Presidente Tebboune , sparategli, vogliono il caos”, aveva dichiarato in arabo, mimando di sparare con le mani.

La cosa più inquietante resta la reazione degli internauti. Lungi dal suscitare l’indignazione generale, questi video hanno raccolto migliaia di commenti di sostegno, alcuni arrivando al punto di offrirsi volontari per mettere in atto queste minacce. Una comunità tossica e un supporto che rivela la portata della radicalizzazione online. Oltre a Zazou Youcef, è stato arrestato un secondo uomo, mentre si trovava nell'abitazione dell'influencer. Al momento non è noto se questo soggetto sia coinvolto nella vicenda. È stata effettuata una perquisizione presso il domicilio dell'algerino ed è stata aperta un'indagine affidata alla Divisione Crimine Organizzato e Specializzato (DCOS).

Cosa rischia Youcef e il caso Sansal

La legislazione francese è inequivocabile: il sostegno al terrorismo e l'incitamento all'odio sono punibili con sette anni di reclusione e una multa di 100.000 euro. Tuttavia, la velocità con cui questi contenuti circolano mette in discussione i mezzi per impedirne la diffusione e le loro conseguenze, e mette la giustizia di fronte al suo dovere di dimostrare che può ancora proteggere efficacemente i valori della Republique.

Il caso potrebbe aprire un nuovo fronte diplomatico con l'Algeria, dalla quale la Francia ha già preso le distanze a causa di un altro arresto, quello dello scrittore franco-algerino Boualem Sansal. Arrestato a metà novembre ad Algeri al ritorno dalla Francia, era finito nell'occhio del ciclone per alcune osservazioni controverse sul colonialismo.

Ieri un portavoce del Ministero degli Esteri francese ha riconosciuto che il governo è "molto preoccupato" e ha promesso che difenderà "senza sosta la libertà di opinione e di espressione. I servizi dello Stato sono pienamente mobilitati per monitorare la situazione del nostro connazionale, affinché possa beneficiare della tutela consolare che gli spetta in quanto cittadino francese", ha aggiunto.

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