Il terrorismo dei lupi solitari

A Parigi un uomo armato di pistola automatica (poi rivelatasi da softair) è entrato, visibilmente alterato, in un palazzo e ha cominciato a bussare alle porte alla ricerca di qualcuno

Il terrorismo dei lupi solitari
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Ieri, ancora una volta, l'urlo «Allah akbar» ha squarciato il cielo d'Europa. Ancora una volta a Parigi. Ancora una volta in periferia. Ancora una volta in una banlieue. Un uomo armato di pistola automatica (poi rivelatasi da softair) è entrato, visibilmente alterato, in un palazzo e ha cominciato a bussare alle porte alla ricerca di qualcuno. È stato inseguito e infine, quando ha puntato l'arma contro la polizia, è stato eliminato. Un mitomane? Un lupo solitario? È ancora presto per dirlo. Quel che è certo è che questo caso, l'ennesimo, ci ricorda che il terrorismo islamista è una minaccia che è pronta a tornare. Anzi, che è già qui.

L'Isis, infatti, è stato sconfitto solamente come attore politico. Non ha più uno Stato, certo. Ma le sue cellule sono ancora attive non solo in Medioriente e in Nord Africa, ma anche (e soprattutto) in quell'Afghanistan che, dopo il ritorno dei talebani, è diventato il «santuario di Al Qaeda» e di altre decine di gruppi terroristici legati all'islam più radicale. Ma non solo. La causa palestinese sta facendo da collante tra diverse anime eversive e terroristiche. Hamas, fino a oggi, ha agito unicamente contro Israele ma ci sono elementi che fanno ipotizzare che possa cominciare ad attaccare anche in Occidente. A casa di un leader di questa organizzazione, per esempio, è stato trovato un poster raffigurante una bandiera nera sulla quale era presente la shahada, il «credo» maomettano, piantata su Roma. E, poco più in basso, la scritta: «Conquisteremo Roma come abbiamo fatto con Costantinopoli».

È il vecchio «sogno» islamico che oggi può diventare guerriglia attraverso i lupi solitari fomentati anche dalla questione palestinese. Come è successo a Solingen, dove l'attentatore ha agito «per vendetta per i musulmani in Palestina e ovunque». È il terrore che torna. Con nuove vesti.

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