Non è un buon momento al Chelsea e tutto lascia supporre che dietro ci sia un complotto ordito ai suoi danni. Facile immaginare da chi.
Dunque: intanto l'incresciosa vicenda di John Terry ieri ha ricevuto l'ennesima puntata con notizie che l'arricchiscono ogni giorno di più. Marcel Desailly, ex blues dal 1998 al 2004, una fascia di capitano che ha lasciato proprio a Terry, ha spiegato quanto sia pesante la situazione a Stamford Bridge: «Tutto il Chelsea ha degli enormi problemi e prevedo un difficile finale di stagione. Terry io lo conosco bene e so perché sta giocando così male. Contro l'Inter è stato catastrofico ma dovete capire che lui è un leader nato e ora ha perso tutta la credibilità di cui godeva. Adesso tutti i giocatori che conoscevano Bridge, da Lampard a Joe Cole, non rispettano più Terry, nessuno dei suoi compagni di squadra si è schierato con lui in questa vicenda». Una bordata che fa seguito all'uscita di Fabio Capello che ha confermato la sua decisione di togliere a Terry la fascia di capitano della nazionale inglese: «Finchè ci sarò io, lui non sarà mai più il capitano». Capello era a Londra per assistere a Chelsea-Manchester City e ha visto il gelo di Wayne Bridge. Il giocatore del Manchester City ha ignorato Terry al momento delle presentazioni e stretta di mano prepartita. Il risultato finale di 4-2 per i Citizen di Mancini, ex interista, ha poi fatto il resto. Non è finita. Non bastasse l'infortunio dell'altro fringuellone Ashley Cole, mollato dalla moglie dopo le note vicende extraconiugali, ecco che anche Petr Cech è fuori causa per almeno tre settimane, dopodiché dovrà riprendere con una serie di sedute individuali.
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