Tettamanzi: «Ora mi attende un'esperienza nuova»

Il cardinale da Ancona parla del suo futuro: «Chiedo di continuare a vivere la realtà della Chiesa là dove il Signore mi pone»

Dopo nove anni, il cardinale Dionigi Tettamanzi lascia giovedì 8 settembre, con la celebrazione della Messa della Natività della Vergine nel Duomo di Milano, la guida della Diocesi ambrosiana, che passa al cardinale Angelo Scola. Ma Tettamanzi resterà a vivere nella Diocesi milanese. «Un'esperienza nuova - ha commentato con alcuni giornalisti, a margine di un incontro ad Ancona per il XXV Congresso Eucaristico Nazionale -. Chiedo al Signore che mi aiuti ad affrontare questo nuovo cammino nel segno della preghiera, della riflessione, e in particolare nel segno di continuare a vivere la realtà della Chiesa là dove il Signore mi pone, là dove il Signore realizza quotidianamente gli incontri dei fedeli con i propri pastori».
Ad Ancona, dove è stato arcivescovo dal primo luglio del 1989 al 6 aprile del 1991, prima di diventare segretario della Cei e poi arcivescovo di Genova, Tettamanzi ha trovato centinaia di persone ad accoglierlo nella Cattedrale di San Ciriaco, per la celebrazione della messa della quarta giornata del Congresso Eucaristico, dedicata all'Eucarestia e alla fragilità.
Pellegrini da tutta Italia ma soprattutto molti anconetani, che non hanno dimenticato gli anni del suo arcivescovato.

«Sono tornato davvero con grande gioia - ha detto - perché questa è stata la prima diocesi che mi è stata affidata. Sono uscito da Ancona dicendo "il primo amore non si scorda mai": a distanza di 20 anni devo dire che queste parole sono profondamente vere e le ho potute sperimentare nell'incontro con diversi anconetani».

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