Tiro libero su Bush: in un telefilm la sua testa mozzata

Cristina Missiroli

Cosa ci fa la testa di George W. Bush, impalata sulle mura di Approdo del Re? Chi ha visto almeno una puntata della serie televisiva Il trono di spade - tratta dalla saga letteraria fantasy scritta da George R. R. Martin - sa bene che capita a molti personaggi di rimanere senza testa. Ambientato in una sorta di fantastico Medio Evo, con le dinastie in guerra tra loro per la conquista del trono o per la sopravvivenza stessa della propria famiglia, lo show trasmesso negli Stati uniti dalla tv via cavo HBO (e in Italia da Sky) è un tripudio di morti violente. Un problema per la produzione, anche se molto ricca. Pare infatti che non sia così facile, negli studi cinematografici americani, trovare teste decapitate con le quali allestire scene di impalamenti di massa. Colpa di questa singolare penuria quindi se, in una delle scene madri della prima stagione, si vede la testa di George W. Bush, il 43esimo presidente degli Stati Uniti, piantata su una picca ed esposta al pubblico ludibrio.
La scena è una delle più brutali e sconvolgenti dell'intera storia: il malvagio Re Joffrey obbliga la sua fidanzata Sansa a guardare in direzione di una fila di teste impalate, tra le quali spicca quella di suo padre, il leader dei popoli liberi del Nord, Ned Stark. E tra le quali un occhio attento avrebbe potuto notare sullo sfondo a sinistra anche il profilo dell'ex presidente Bush. Una spiritosata dei creatori della serie di cui però nessuno dei milioni di fan dello show si era reso conto. Almeno fino all’autodenuncia. Arrivata ieri, «casualmente» insieme al lancio della collezione di dvd. Sono proprio gli autori David Benioff e D.B. Weiss a spiegare in un'intervista contenuta nello speciale del dvd: «L'ultima testa a sinistra è George Bush -dice allegramente il primo». «La testa di George Bush appare in un paio di scene di decapitazione», aggiunge il secondo. Che poi assicura: «Non è una scelta, non è una dichiarazione politica. Abbiamo solo utilizzato il materiale che avevamo a disposizione». Come dire: «Servivano una marea di teste mozzate, perciò abbiamo raschiato il fondo del magazzino. E lì guarda caso abbiamo trovato quella di Bush. Che ci volete fare, è una coincidenza, colpa del destino cinico e baro».
La cosa potrebbe tranquillamente finire tra gli strani aneddoti della Rossa Hollywood, se non fosse per tre motivi. Il primo: le scene della città Approdo del Re sono girate a Malta e sembra parecchio strano che i magazzini maltesi pullulino, così per caso, di teste mozzate di presidenti americani. Il secondo: giacché nessuno se ne era ancora accorto, non c'era affatto bisogno di raccontare questo particolare. A meno che non fosse motivo di vanto e al tempo stesso un ottimo lancio per la commercializzazione dei dvd.
Il terzo: un po' di casino occorre farlo. Non solo perché il cattivo gusto ha un limite e in questo caso è stato ampiamente superato.

Ma anche perché se ci fosse stata la testa di Obama, di Clinton o di Jimmy Carter, ci toccherebbe subire paginate di insulti, indignazioni e accuse di razzismo.
Con i repubblicani invece, esattamente come per i politici di centrodestra in Italia, tutto è permesso. Dai vernissage con bara di Berlusconi incorporata, alla testa mozzata degli avversari politici di turno.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica