Il santuario di Ercole Vincitore a Tivoli, in corso di scavo dallaprile 2008, costituisce uno straordinario connubio di archeologia romana e archeologia industriale, che viene ora evidenziato nella mostra «Santuario di Ercole Vincitore. Il cantiere, lo scavo, le meraviglie». Fino a febbraio, tutti i sabati mattina sarà possibile, attraverso un percorso particolare (entrata da via degli Stabilimenti, 5), visitare larea dove gli archeologi della Soprintendenza per i Beni archeologici del Lazio stanno riportando alla luce le stratificazioni che hanno interessato il sito, riutilizzato nei secoli per attività manifatturiere e industriali (prima una ferriera, poi una centrale idroelettrica e una cartiera), e in parte per attività agricole. Va ad Antonio Nibby il merito di aver individuato il santuario nei resti architettonici che fino alla metà del XIX secolo venivano indicati erroneamente come Villa di Mecenate. Costruito tra il II e il I secolo a.C. sul modello dei grandi santuari ellenistici, sorgeva subito fuori dalle mura urbane direttamente sulla via Tiburtina, che passava al di sotto delle sue strutture acquisendo in quel tratto il nome di Via Tecta (ovvero coperta). Lì, in quella che anticamente era la via della transumanza, si svolgevano i commerci dei ricchi Tiburtini, che dedicarono il tempio al loro protettore Ercole, chiamato Vincitore per ribadire la vittoria sui Volsci.
Attualmente si stanno effettuando dei lavori per il restauro e il ripristino del teatro, che dovrebbe essere pronto nel luglio del 2010. Poiché il santuario si trova proprio sotto Villa dEste, è stata avanzata lidea di rendere più facile laccesso al sito dallalto con la creazione di un ascensore inclinato, ma per ora è solo un progetto. La mostra, allestita allinterno di una costruzione che verrà adibita a Centro servizi, raccoglie una serie di statue e reperti trovati in situ ed evidenzia con stampe e pannelli le attività di scavo e le trasformazioni che hanno in parte distrutto e in parte preservato le strutture architettoniche nellarco di molti secoli.
La visita è possibile solo con prenotazione obbligatoria: tel. 06 39967900; 0774.330329.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.