Taranto - Sabrina, la cugina di Sarah Scazzi ascoltata per ore in procura. Lei che aspetta invano la 15enne di Avetrana nel pomeriggio della scomparsa. Il padre (zio di Sarah) che ritrova il cellulare in un campo. Un filo rosso. E il pm che vuole vederci chiaro. Dà a intendere di credere poco alle coincidenze "specie se sono troppe" il procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio. È chiuso nel riserbo, il capo della procura tarantina, ma sulle novità delle ultime ore come il ritrovamento del cellulare semibruciato si lascia andare alla considerazione sulle "coincidenze".
Il cellulare Sebastio non si sbilancia, ma in ambiente investigativo, a quanto si capisce dal altre fonti, non si ritiene verosimile che sia stato casuale che il telefonino di Sarah sia stato ritrovato proprio dallo zio della quindicenne scomparsa, Michele Misseri, il papà di Sabrina, proprio la cugina con la quale Sara il giorno della scomparsa sarebbe dovuta andare al mare. D’altro canto, Misseri aveva lavorato con altre persone nel fondo agricolo dove ha trovato il telefonino e nessuno aveva notato il cellulare ripulendo il fondo agricolo. Probabilmente il cellulare è stato gettato lì dopo che le fiamme appiccate a stoppie e foglie secche erano già quasi consumate e forse è stato gettato proprio nel fondo dov’era stato al lavoro Misseri come per un "segnale".
Gli interrogati Sono quattro le persone sentite ieri dagli investigatori sino a tarda notte per la scomparsa di Sarah Scazzi ad Avetrana.
Uno dei testi sentiti è Sabrina, la cugina con cui Sara aveva appuntamento per andare insieme al mare il giorno in cui è scomparsa. Nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati. Accertamenti in corso sul cellulare di Sara trovato dallo zio nelle campagne.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.