Torna il dilemma: Gaber era di destra o di sinistra?

da Viareggio

Giorgio Gaber: di destra o di sinistra? La domanda è antica e un po’ stucchevole, e la risposta è già nelle canzoni e nei monologhi del signor G. E tuttavia potrebbe offrire buoni spunti dialettici, il dibattito che oggi, a Viareggio, farà da prologo al secondo festival del Teatro canzone, di scena dal 21 al 23 alla Cittadella del Carnevale. Il titolo? «Destra, sinistra... o Giorgio Gaber?». La sede? Il «Principe di Piemonte», alle 16.30. I relatori? Coordinati da Curzio Maltese, interverranno Fausto Bertinotti, Mario Capanna, Vittorio Feltri, Roberto Formigoni, Giulio Giorello, Valdo Spini, Andrea Tagliasacchi e Sandro Luporini, che nella migliore stagione di Gaber gli fu coautore prezioso.
I contenuti? Difficile sarà prescindere dall’autodefinizione che Gaber diede di se stesso: «Per essere di destra non ho il fisico. Ma alla sinistra contesto le irresolutezze, le promesse mancate, l’incapacità d’imprimere una svolta diversa a una società dominata dal mercato e dal vuoto d’ideali». Un atteggiamento da innamorato deluso, che trovò espressione in pagine come Qualcuno era comunista, dominata dal rimpianto di antiche utopie, nell’impietosa ammissione che La mia generazione ha perso, e ancora in La libertà, Il potere dei più buoni, Il mercato.
Domani poi, lo si è accennato, prende il via il festival del Teatro canzone, condotto da Enzo Iacchetti. La rassegna decollò l’altr’anno, con qualche presenza impropria ma con vistoso successo, e quest’anno vedrà sfilare Francesco Guccini, che di Gaber fu coautore in alcuni spettacoli di Ombretta Colli, e Renzo Arbore, Luca Barbarossa, Nicky Nicolai con Stefano di Battista, Massimo Ranieri, Renato Zero, gli Articolo 31 e l’ex Lùnapop Cesare Cremonini. Più alcuni cabarettisti come Luciana Littizzetto, Giobbe Covatta, Paola Cortellesi, Flavio Oreglio. Certo non tutti ci azzeccano, con Gaber, ma lo spettacolo ha le sue leggi e la platea va riempita. Tutti renderanno omaggio a Gaber - all’autore, all’interprete, al fustigatore di coscienze - ricordando il grande artista attraverso emozioni personali, reminiscenze, incursioni nel suo vastissimo repertorio.
Ma il palco ospiterà anche gli artisti in gara per il premio riservato, appunto, al Teatro canzone, l’intreccio di canzoni e monologhi che in Gaber e Luporini ebbe i suoi maestri.

Concorreranno Rocco Papaleo, Simone Cristicchi - dominatore dell’estate discografica con la sua canzoncina dedicata a Biagio Antonacci -, e ancora Osvaldo Ardenghi, Filippo Bessone, Bob Messini.
Intanto, giorni addietro, la Compagnia dei misteri di Gian Piero Alloisio ha messo in scena Libertà è partecipazione, dal titolo d’un celebre «inno» di Gaber e Luporini.

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