Torna il rito di Cantine Aperte e gli enoturisti sfoderano i calici

Andar per vino è una sorta di viaggio di sola andata. Uno di quei viaggi che contemplano un'unica strada, rigorosamente di campagna, spesso sterrata, che va dalle pianure alle montagne, e che ogni volta beffa il filo dell'orizzonte. Un viaggio alla scoperta di uomini e di donne che costruiscono vini che ogni tanto fanno perfino sognare. Un viaggio fatto di terre e di cieli, di storie piccole e grandi, di cose buone da mangiare e da vedere, oltre che da bere. Un viaggio mai risolto, infinito e imprevedibile.
Per chi vorrà partecipare all'ebbrezza del vino on the road, un fenomeno che ormai coinvolge più di quattro milioni di persone ogni anno, un'ottima opportunità è quella di domenica prossima, 31 maggio, quando si svolgerà la 17ª edizione di Cantine Aperte, appuntamento annuale organizzato dal Movimento turismo del vino per promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione.
Luoghi di produzione che certo non mancano in Lombardia, regione vitivinicola di respiro internazionale, ricca di produttori di rango e di vini d'autore. Regione eterogenea - è un pregio - per la cui comprensione urgono frequenti ricognizioni sul campo. Prendiamo la Valtellina. La sua viticoltura è una conquista. Meno di mille ettari vitati strappati alla pareti rocciose delle Alpi Retiche, un paesaggio che ammalia e un manipolo di produttori che a ogni vendemmia sopportano i capricci del tempo e quelli del nebbiolo, plasmando per contro vini magnifici. Visitare produttori come Aldo Rainoldi, 0342.48225, e Nino Negri a Chiuro, 0342.485211, Triacca a Villa di Tirano, 0342.701352, e Sertoli Salis a Tirano, 0342.710404, è doveroso.
E che dire dell'Oltrepò Pavese? Un mondo parallelo fatto di vigne e vignaioli, disegnato da bricchi selvaggi e saliscendi sinusoidali. Una campagna d'incanto, che parte della pianura padana e si aggrappa ai piedi degli Appennini. Tra tanti produttori capaci, visitatene almeno due: la Tenuta Mazzolino a Corvino San Quirico, 0383.876122, e le cantine Anteo a Rocca de' Giorgi, 0385. 99073/951057. Ne varrà la pena.
Un'altra zona del vino che gli italiani adorano - e i milanesi ancora di più - è la Franciacorta. Zona di ville e villeggianti danarosi, ma anche terra di morbide colline protette dalle prealpi e scaldate dal turistico Lago d'Iseo, per certi aspetti una goduria. A parte i mostri sacri della denominazione, domenica saranno aperte le porte di Villa Crespia ad Adro, 030.7451051.
A proposito di milanesi.

Per chi non volesse allontanarsi troppo dalla città, la collina vitata di San Colombano al Lambro rappresenterebbe la scelta ideale, non un ripiego. Visitate sia La Poderi di San Pietro, 0371. 208084, sia l'azienda agricola Pietrasanta 0371.897540, due tra le poche cantine che tengono in vita l'unico vino doc della provincia di Milano.

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