Se potete permettervelo dormite all'Hazelton e cenate da Sassafraz: il primo è l'hotel dove prenota Tom Cruise, il secondo il ristorante preferito di Matt Damon. Sono entrambi nel quartiere trendy di Yorkville: poche vie a scacchiera che profumano di lusso e di star-system, e che in settembre si riempiono di divi di Hollywood. Motivo: il consueto appuntamento con il Tiff, il Toronto International Film Festival (quest'anno dal 6 al 16 settembre), che oltre a calamitare l'attenzione di attori, registi e semplici cinefili, dà un assaggio di quello che rappresenta l'industria cinematografica per la capitale dell'Ontario. Passione, certo. Arte, di sicuro. Ma soprattutto business. «Money is money, e grazie alla somiglianza con le metropoli statunitensi, e al fatto che girare un film in Canada è più economico che negli States, molte pellicole americane vengono realizzate qui», conferma Eduardo Quito, guida turistica in lingua italiana, di origini sudamericane, perfetto emblema del mélange di etnie («più di 150, un record planetario», precisa), che caratterizza la città.
Ripercorrere le strade, visitare i luoghi dove sono stati girati i film, porta inevitabilmente alla scoperta dei monumenti più belli: il Fairmont Royal York Hotel nel distretto finanziario, la Manhattan locale, set di Cinderella Man e Serendipity. La Union Station, la storica stazione dei treni dove hanno ambientato alcune scene di Chicago e di Amelia. Il Distillery Historic District, meta imperdibile per i cinefili (Chicago, X-Men, Cinderella Man
) e vero vanto per gli stessi abitanti di Toronto: un mosaico di ciminiere, carroponti ed edifici in mattoni, che rappresenta la più grande realtà di architettura industriale vittoriana del Nord America. Nell'Ottocento era l'impero di Gooderham and Worts, i più importanti produttori di whisky del Paese; oggi è un delizioso quartiere pieno di bar, birrerie, negozi di design, gallerie d'arte. Un assaggio della Toronto che è stata e che sarà. La Toronto emergente invece si scopre lungo la Queen Street West, la via degli stilisti, della movida, della gallerie d'arte a un passo da Chinatown e da Kensington, il folcloristico mercatino allestito nelle case vittoriane dell'omonima via. Per la migliore vista della città si sale sulla CN Tower, la torre per le telecomunicazioni alta 553 metri, con tanto di ristorante girevole in cima che in 72 minuti vi regala il giro panoramico completo. Nome, neanche a dirlo, 360.
Il tour gastronomico continua da Vertical, il ristorante capeggiato dallo chef marchigiano Giacomo Pasquini, che nel menù propone il meglio del made in Italy realizzato con prodotti a km zero: verdure dagli orti degli Amish e burrate dei contadini della zona, sotto il suo tocco esperto, diventano un'esperienza del palato (www.verticalrestaurant.ca, sui 55 euro). Oppure da Reds (sui 45 euro, www.redsbistro.com), pluripremiato indirizzo gourmand con un menu di piatti e vini abbinati che spazia dalle grandi carni canadesi al salmone biologico, ai bocconcini di aragosta. Poi si va alle cascate del Niagara, che distano 128 km. O si smaltiscono le calorie di troppo camminando fino al Bata Shoe Museum (www.batashoemuseum.com), il museo della calzatura, al Royal Ontario Museum dedicato alle scienze naturali (www.rom.on.ca) e all'Art Gallery of Ontario (www.ago.net). Magnifiche le opere esposte, dall'arte primitiva canadese ai grandi pittori del Rinascimento, fino alle star dell'Otto-Novecento europeo. Magnifica anche la struttura, con gli interventi in vetro e legno firmati Frank O. Gehry che qui ha creato cupole geometriche per illuminare le opere dall'alto, scale elicoidali, passerelle sospese e la Galleria Italia che mette in comunicazione le sale affacciate su Dundas Street West. Perché Italia? Se date un'occhiata alle colonne ricurve in legno che incorniciano la parete vetrata, noterete che sono piene di cognomi familiari. "I lavori di ampliamento realizzati da Gehry sono stati finanziati dalla comunità italiana di Toronto, 300mila persone, la più numerosa dopo quella dell'Argentina", spiega Eduardo Quito. «Ve l'avevo detto o no che questa è una delle città più multietniche del mondo»?
Per informazioni, Tourism Toronto, www.seetorontonow.com. Con Auratours (www.auratours.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.