Mosca - Sulla nave da crociera "Bulgaria" colata a picco ieri mattina in un bacino del Volga c’erano "196 persone mentre altre quindici sono state tolte dall’elenco dei passeggeri perché non si erano imbarcate". A lanciare l'allarme è stato Rustam Minnikhanov, presidente del Tatarstan, repubblica della Federazione russa, dove è avvenuta la tragedia. Non è nota la sorte di almeno 100 individui, mentre "79 sono stati salvati e 14 sono stati portati in ospedale. Al momento sono ricoverate 8 persone, ma non gravi". Secondo Minnikhanov nessuna delle vittime è stata riconosciuta.
La tragedia nel Volga I sub non hanno ancora trovato falle nello scafo, mentre affrontano con la massima priorità il recupero dei corpi. Ieri la tv ha mandato in onda le pagine di un blog dove alcune testimonianze parlavano della Bulgaria come un "vecchio colabrodo". Nave a due piani, la "Bulgaria" era stata costruita nel 1955 in Cecoslovacchia. E' affondata ieri sul fiume Volga (il cui bacino è particolarmente ampio) durante una tempesta a 3 chilometri dalla costa. La nave si stava dirigendo dalla città di Bolgar a Kazan, capitale del Tatarstan. Secondo l’agenzia Interfax, la causa sarebbe stata un difetto al motore sinistro. Nonostante il problema il "Bulgaria" era salpato lo stesso da Kazan.
Alla partenza, inoltre, la nave era inclinata sul lato destro, probabilmente - secondo le indagini - perché i serbatoi delle acque di scarico erano pieni e il carburante si trovava solo nel serbatoio di destra. L’acqua del fiume, secondo il sito Lifenews.ru, sarebbe entrata rapidamente nel vascello anche perchè non c’era l’aria condizionata e quindi tutti gli oblò erano aperti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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