«Troppi nomadi a Milano, ormai è emergenza»

L’uomo, soprannominato Nazo, era a capo di un clan dedito allo sfruttamento dei minorenni

Milano chiama Roma. L’emergenza rom non si può arginare da soli, il duplice omicidio di via Muggiano, ne è l’ennesima riprova.
«Noi stiamo ancora aspettando, dopo il patto per la sicurezza, siglato lo scorso 18 maggio, la nomina del commissario, nella persona del prefetto, con poteri straordinari- dice il vicesindaco Riccardo De Corato -. Io sollecito il ministro dell’Interno affinché questa situazione, che sta diventando intollerabile, si risolva il prima possibile. I rom presenti a Milano, sono un numero troppo elevato, attorno ai diecimila, perché sia possibile controllarli tutti».
Sulle stesse posizioni si trova anche Mariolina Moioli, assessore a Famiglia, Scuola e Politiche Sociali.
«Questo dramma orribile dimostra, ancora una volta, che c’è un problema di compatibilità, non tutte le persone vogliono integrarsi. Noi chiediamo al governo di battere un colpo, al di là delle chiacchiere ferragostane. Metteremo in atto il decreto dell’11 luglio, che prevede che gli extracomunitari che non trovano lavoro nei primi tre mesi, siano rimpatriati».


«È l’ennesima prova che hanno un sistema di vita che è in antitesi rispetto al nostro - taglia corto l’assessore regionale della Lega Nord Davide Boni -, non rispettano nessuna regola e allora ci vuole la tolleranza zero. Chi trasgredisce la legge deve essere rimpatriato o andare in galera».

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