“Alcuni politici mi hanno dato dell’assassino”. La rivelazione choc di Mario Giordano

Il conduttore di Mediaset torna sul caso Prodi e rivela un episodio personale: "Insulti? A me arriva di peggio, mi hanno dato dell'assassino"

“Alcuni politici mi hanno dato dell’assassino”. La rivelazione choc di Mario Giordano
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Il rapporto tra politica e giornalismo, in una democrazia liberale, è tanto sano quanto realisticamente complicato e colmo di sfaccettature negative. Il caso che ha coinvolto l'inviata di Rete 4 Lavinia Orefici e l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi è solo l’ultimo di una serie di episodi spiacevoli. Incalzato nel merito di questa vicenda durante l’ultima puntata di Quarta Repubblica, Mario Giordano ha voluto dare la sua versione dei fatti aggiungendo, allo stesso tempo, alcuni particolari personali che non sono passati inosservati.

"Insulti? Mi arriva anche di peggio. Tipo 'atteggiamento criminale', 'mi stai uccidendo', 'sei un assassino', cose di questo genere”, ha rivelato per la prima volta Mario Giordano rispondendo alle domande del conduttore. “Sono messaggi privati che mi sono arrivati sul cellulare. Secondo me è sbagliato, soprattutto se uno ha una carica istituzionale. Neanche nei messaggi provati. Infatti, i messaggi privati li conservo e quelli che mandano questi messaggi secondo me è sbagliato mandarli. Così come è sbagliato dare dei 'pezzi di m' in un incontro o mentre incontri un giornalista per strada come ha fatto Giovanni Donzelli", spiega Giordano. Il riferimento è all’audio uscito pochi giorni fa nel quale, tra le altre voci, spicca quella dell’esponente di Fratelli d’Italia che critica aspramente la penna del Fatto Quotidiano Giacomo Salvini.

Da qui però Giordano passa in rassegna tutte le differenze tra il caso Donzelli e quello del professor Prodi. Come detto, però, è necessario fare un distinguo. "Però qua è molto diversa - ha spiegato Giordano -. Qui siamo di fronte a una domanda ufficiale di una giornalista e a una risposta ufficiale di fronte alle telecamere.

E soprattutto siamo di fronte alla negazione per 10 giorni del fatto". Una ricostruzione dei fatti attinente alla realtà che ha convinto sia Nicola Porro sia la stessa Lavia Orefici presente in studio.

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