La storia dei Jalisse (duo musicale composto da Alessandra Drusian e Fabio Ricci) è di quelle che sembra avere sempre un nuovo inizio. Una carriera partita dal punto massimo di ambizione per chi decide di fare della musica il proprio mestiere: la vittoria del festival di Sanremo. Da allora però, invece di iniziare l’ascesa, per loro sono cominciate le difficoltà. Un sodalizio personale oltre che professionale (che subito dopo aver vinto il Festival con "Fiumi di Parole" avevano cercato di nascondere al grande pubblico) che da ben 26 anni consecutivi si vede recapitare esito negativo da parte delle diverse commissioni che si sono succedute al comando della macchina di Sanremo. A partire dal 2018, però, è iniziata per loro una lenta e costante risalita verso il ritorno sulle scene: prima con il programma condotto da Amadeus su Raiuno, Ora o mai più, poi con la partecipazione di Alessandra a Tale e quale show. Oggi i Jalisse sono in Honduras, partecipano all’Isola dei famosi, e a casa hanno una “tifosa” molto speciale che li sostiene, Angelica, la loro primogenita, nata nel 2000, che oggi è tornata a vivere a casa per badare alla sorella minore, (Aurora, 15 anni), mentre mamma e papà stanno vivendo questa esperienza straordinaria. Ecco come sta vivendo Angelica questo momento speciale, guardando i propri genitori in tv, mentre sono dall'altra parte del mondo.
Sembrano una coppia in grande sintonia, che si pone con uno spirito assolutamente positivo rispetto a quello che gli accade, soprattutto professionalmente. Questo è qualcosa che si respira così forte anche nella vostra quotidianità in casa?
Assolutamente sì, loro non si arrendono mai e cercano di trovare sempre una strada alternativa anche se di fronte si trovano degli ostacoli che sembrano insuperabili.
Immagino quindi che sia una mancanza molto forte quindi, oggi, quella che senti in loro assenza, mentre sono impegnati in questa nuova avventura in Honduras.
È molto strano non sentirli, ed è un po’ strano anche non essere quella che riceve consigli, come spesso mi accade nel confronto con loro, ma dover essere quella che li offre; in questo caso mi riferisco soprattutto al ruolo che svolgo stando vicino a mia sorella minore.
Quando hanno scelto l’Isola ne avete parlato e avete scelto insieme se fosse o meno il caso di accettare questa nuova sfida?
Certo, assolutamente sì. Quando è venuto fuori questo discorso la prima cosa che hanno fatto è stato chiamare me, mia sorella e poi mia nonna per chiederci se per noi andasse bene. Io per lavoro al momento vivo in provincia di Venezia, ovvero ad un’ora più o meno di distanza da Oderso dove c’è la nostra casa. Quindi la scelta che abbiamo dovuto fare subito dopo aver dato la benedizione a questa loro avventura, è stata di tornare a casa per il periodo in cui loro saranno in Honduras; ovviamente non è una scelta che mi è costata fatica, sono molto felice di essere qui al fianco di mia sorella.
Hai mai percepito che le loro scelte professionali siano state influenzate dalla volontà di non rinunciare a del tempo da trascorrere con voi?
Sicuramente ci sarà stato qualche episodio del genere, perché ti posso garantire che per loro al primo posto ci siamo sempre state noi, e quindi la famiglia, poi tutto il resto, lavoro compreso.
I Jalisse hanno avuto un lungo stop, da quando hanno vinto Sanremo fino al 2018 quando li abbiamo rivisti finalmente in video grazie ad Ora o mai più. Il loro fermo professionale ha avuto a che fare con i progetti famigliari? Forse hanno dato precedenza a voi perché eravate più piccole, ed oggi che siete più grandi si sentono più liberi di osare?
Loro con la musica sono sempre stati attivi anche quando non si vedevano in tv o in radio. Per quanto riguarda le scelte, non credo che per qualcosa di grande avrebbero rinunciato; con la nostra famiglia, nonni compresi, siamo sempre riusciti a gestire i loro impengi. Quando io ero piccola per esempio, mia mamma aveva partecipato ad un progetto da solista in un musical, e c’era mio papà che ha badato a me in quel mio primo anno di vita. Perciò penso che avremmo fatto lo stesso per altri impegni.
Ovviamente credo che tu li stia seguendo, come se la stanno cavando secondo te?
Ovviamente li seguo, e seguo anche i commenti super positivi che stanno avendo sui social, sono molto orgogliosa, vedo che hanno già fatto delle cose top.
Li immaginavi così come li stai vedendo?
Onestamente sì, perché comunque mio papà è uno che si è sempre dato da fare e anche lì, ho visto che ha acceso il primo fuoco. Mia mamma è invece all’opera per cucire la rete. Mi sembra anche che siano stati bravi a rendere terreno fertile per il bel clima che si è creato, soprattutto con i ragazzi dello Zoo e sono molto felice di questo. E li riconosco anche per questo, perché i miei genitori sono due persone super positive, e per questo sono ben voluti da tutti.
Che genitori sono i Jalisse? Vi hanno abituate a cavarvela da sole, e ad essere “autonome” anche se siete ancora molto giovani entrambe?
Assolutamente sì. Anche in questa situazione di loro assenza io e mia sorella facciamo più o meno tutto, poi ovviamente abbiamo a supporto nonna Bruna, che è la mamma di mia mamma, che è sempre presente e vive con noi ora. Ci stiamo anche muovendo per mantenere gli impegni di famiglia ora che loro non sono a casa. La scorsa settimana per esempio siamo andate a Rieti a festeggiare i 90 anni della mamma di mio papà. I miei ci hanno sempre incoraggiate a perseguire i nostri obiettivi e a fare esperienze che potessero renderci autonome e libere; a 18 anni per esempio mi hanno permesso di fare un anno di liceo in Paraguay, e questa non è una cosa da tutti credo! Sicuramente è grazie a loro se posso dire di essere autonoma e indipendente già alla mia età.
Se ti proponessero di andare in Honduras?
Andrei senza nessun problema, soprattutto perché immagino riuscirebbero a trovare molta forza nel vedere un volto di casa lì con loro…
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